Nicaragua, aziende di Guatemala al governo: “Ritirare ambasciatore”

Una persona cammina per strada con la bandiera del Nicaragua e sulla parete sono disegnati i volti di alcuni manifestanti morti
Scontri durante una manifestazione in Nicaragua.

ROMA. – Gli imprenditori del Guatemala riuniti nel Comitato di coordinamento delle associazioni agricole, commerciali, industriali, e finanziarie (Cacif) ha chiesto al governo di ritirare “in breve tempo” l’ambasciatore guatemalteco in Nicaragua, come misura di condanna alla “repressione” in atto nel Paese vicino. Lo riporta il sito locale Publinews.

Attraverso una nota, il Cacif ha rimarcato che “la repressione in Nicaragua deve finire”, sottolineando che “è essenziale che il Nicaragua possa iniziare il più presto possibile un processo, ordinato e legittimo, di transizione politica. Il Nicaragua non potrà avere pace e sviluppo finché l’attuale regime rimarrà al potere”, si legge nel testo.

Il comitato esorta inoltre i nicaraguensi nel settore privato e le istituzioni pubbliche del Paese centroamericano a rispondere all’appello per chiedere il rispetto dei diritti fondamentali, e che si dimettano o vengano sanzionati o processati le persone coinvolte nelle repressioni.

Nel comunicato, il comitato afferma inoltre che “due comunicazioni sono state inviate a organizzazioni sorelle” in America Latina per esortarle a richiedere ai loro rispettivi governi di prendere una posizione forte di fronte alla crisi in Nicaragua.

Infine, il Cacif ha invitato il Parlamento centroamericano, l’Organizzazione degli Stati americani, la Commissione interamericana per i diritti umani e il Sistema di integrazione centroamericana a pronunciarsi “in termini più forti” contro le violenze.

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