Caso Daisy Osakue, Grillo contro i media: “Ci portano nel baratro”

Daisy Osakue giovane atleta di origine nigeriana ferita ad un occhio lanciato da un'auto in corsa a Monclaieri, Torino.
Daisy Osakue giovane atleta di origine nigeriana ferita ad un occhio lanciato da un'auto in corsa a Monclaieri, Torino. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

ROMA. – Attacco frontale ai media, difesa implicita dell’azione del governo giallo-verde, anche della parte leghista. Sull’onda dell’aggressione a Daisy Osakue nel dibattito sull’immigrazione entra in campo anche Beppe Grillo e lo fa sparigliando le carte. “L’indignazione di un uovo in faccia, c’è quanto basta per restare paralizzati mediaticamente. Quello che fanno i media è portare la nazione verso il baratro: non avevo mai visto con i miei occhi un così forte condizionamento prima d’ora”, è l’affondo del garante del M5S.

E Grillo, con una battuta, fa intendere che per lui l’aggressione all’atleta di Moncalieri ha ben poco a che vedere con l’atteggiamento del governo – e della Lega – sulla questione immigrazione. “L’unica cosa sensazionale è stata la mira del razzista di merda oppure il caso”, sottolinea infatti l’ex comico.

E sulle sue parole è subito bufera. “Grillo ha perso una occasione per dire una cosa sensata su una grave e triste aggressione. Eppure secondo Grillo la colpa è dei media”, attacca il senatore Pd Bruno Astorre. E dal presidio di Piazza San Silvestro, dove i Dem manifestano per “dire basta ad ogni intolleranza” interviene anche il segretario Pd Maurizio Martina. “Alcuni ministri e Grillo minimizzano questi episodi, è vergognoso”, attacca.

Ma le parole di Grillo suonano anche come un messaggio al Movimento dopo i malumori emersi ieri, anche tra esponenti del governo come Vincenzo Spadafora, sulle dichiarazioni di Matteo Salvini a commento dell’aggressione di Moncalieri. E, non a caso, tra i quasi duemila commenti al post su facebook dell’ex comico c’è anche quello di Elena Fattori, senatrice che, negli ultimi mesi, non ha risparmiato frecciate all’azione di governo del M5S. “Caro Beppe ora al governo siamo noi e non ci sono troppi alibi. Ogni cosa che succede sarà nostra responsabilità, al netto di narrazioni di regime”, sono le parole di Fattori.

Il resto del Movimento, a cominciare dall’ala ortodossa, invece tace. Anzi c’è chi, come il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, difende esplicitamente la narrazione di Salvini pubblicando su facebook una tabella che – sottolinea – “smentisce le analisi false e tendenziose che vogliono una correlazione tra il Governo del cambiamento e un presunto aumento dei reati di odio o a sfondo razziale”. Solo “fake news”, insiste Sibilia abbracciando una linea governista adottata anche da Grillo.

(di Michele Esposito/ANSA)

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