Italnuoto da record saluta Glasgow, arriva il bronzo nei tuffi

Panziera, Codia e Quadrella: tre medaglie nello stesso giorno
Panziera, Codia e Quadrella

ROMA. – Un’acqua così azzurra l’Italia non l’aveva mai vista. Con la nazionale più vincente della storia, nonostante pure qualche assenza di pregio come quella di Gabriele Detti e la nuova vita da velocista di Federica Pellegrini che non ha però prodotto medaglie, Glasgow resterà per sempre una perla incastonata tra i tanti successi del movimento degli sport acquatici.

I neo campioni europei in piscina, la regina Simona Quadarella con il suo tris d’oro, Alessandro Miressi nuovo n.1 dei 100 stile, Piero Codia e la sua farfalla alla Phelps e ancora Margherita Panziera trionfatrice dei 200 dorso, hanno salutato la Scozia con lo sguardo proiettato agli appuntamenti che verranno. Ultimo a chiudere il quadriennio le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Ventidue medaglie nella sola vasca, tutte arrivate con atleti dai 16 ai 30 anni (media 21.8) su quarantatre finali disputate. E gli Europei non sono finiti: perché mentre la nazionale che ha dato spettacolo in acqua ripartiva alla volta di Londra per poi imbarcarsi verso l’Italia, è arrivato anche il bronzo dai tuffi: anche qui, senza i lampi della campionessa Tania Cagnotto, ferma dopo essere diventata mamma, comunque a livello europeo dice ancora la sua.

Dopo gli argenti di Giovanni Tocci e Noemi Batki, Elena Bartocchi è salita sul podio, terza nella prova del trampolino da un metro alle spalle delle russe Mariia Poliakova e Nadezhda Bazhina. E qui ancora non è finita perché negli ultimi due giorni di gare ci sono ancora il trampolino donne da tre metri (ancora con la Bartocchi) e la Batki che torna per la piattaforma sincro.

E poi c’è il fondo: dalle acque libere già due medaglie sono arrivate (un bronzo nella 5 km e un argento nella 10 olimpica, tutti e due al femminile). Mancano ancora il team event misto e poi le maratone: la 25 km che vedrà tra le donne la veterana Martina Grimaldi, Arianna Bridi e Aurora Ponselè, e tra gli uomini ancora Furlan e Ruffini.

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