Golf: Ryder Cup, l’Europa sulle spalle di Molinari

Francesco Molinari con una mazza da golf in mano
Francesco Molinari in una foto d'archivio (ANSA)

ROMA. – Francesco Molinari nel 2018 ha scalato le classifiche mondiali vincendo in Europa e in America. Tra i golfisti più forti del pianeta, nell’anno della consacrazione definitiva l’azzurro si prepara a trascinare l’Europa al successo nella Ryder Cup di Parigi (28-30 settembre). “Non vedo l’ora di giocare – le dichiarazioni del campione torinese su Instagram – e difendere i colori europei. Sono davvero orgoglioso di far parte di una squadra dal talento così grande”.

Prima la gioia nel BMW PGA Championship, poi quella nel Quicken Loans. Quindi il trionfo all’Open Championship (primo major vinto in carriera). Già leader dell’European Points, il piemontese è diventato un gigante della disciplina. E ora s’appresta a disputare la 3/a Ryder in carriera (finora bottino pieno con due successi nel 2010 e 2012) con l’obiettivo di portare il Team Europe a vendicare la sconfitta del 2016 in America.

Il verde del green non è mai stato così azzurro. E questo anche grazie e soprattutto a “Chicco” Molinari, che dopo un inizio di stagione al di sotto delle attese ha cambiato marcia. I primi colpi all’età di 8 anni, la passione per il volo della pallina e l’amore per uno sport che l’ha stregato. E ancora: i primi tornei, l’esperienza da caddie nel 2006 al fianco del fratello Edoardo al Masters di Augusta con il mito Tiger Woods a pochi passi.

Dalle salite ai trionfi, Molinari è espoloso. E adesso il Team Europeo, composto in Francia da cinque debuttanti (Tommy Fleetwood, Tyrrell Hatton, Jon Rahm, Alex Noren e Thorbjorn Olesen), s’affida a lui per sconfiggere la corazzata Usa. Che potrà contare sul ritorno di Woods, che dopo 6 anni tornerà a giocare la competizione regina del golf.

La leggenda californiana farà parte di un dream team che tra le sue fila vanta il leader mondiale Dustin Johnson, il n.2 Brooks Koepka (vincitore in stagione di 2 major), l’intramontabile Phil Mickelson (alla 12/a presenza in Ryder Cup), il Masters Champion Patrick Reed, il fenomeno Justin Thomas e altri giocatori del calibro di Bryson DeChambeau (al comando della FedEx Cup).

Con Tony Finau che potrebbe rappresentare l’ultima scelta per Jim Furyk. Mancano 22 giorni alla Ryder Cup e Molinari sogna in grande. Prima il BMW Championship (al via oggi), poi la volata finale per la corsa alla FedEx Cup. Con la testa già proiettata alla Ryder Cup, con l’azzurro che punta al tris di successi per coronare una stagione già straordinaria.

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