F1: Hamilton vince anche in Russia, a più 50 su Vettel

Valtteri Bottas e Lewis Hamilton inseguiti da Sebastian Vettel nel Gp di Russia.
Valtteri Bottas e Lewis Hamilton inseguiti da Sebastian Vettel nel Gp di Russia. EPA/YURI KOCHETKOV

ROMA. – Vola Lewis Hamilton con la Mercedes, verso il suo quinto titolo mondiale. Oggi sul circuito di Sochi ha vinto il gp di Russia, 16ma prova del Mondiale, mettendo in bacheca il suo 70mo trofeo in F1. E ha messo le mani più che virtualmente sul titolo iridato, allungando a +50 punti in classifica (306 contro 256) nei confronti del ferrarista Sebastian Vettel, oggi terzo al traguardo alle spalle anche dell’altro uomo Mercedes Valtteri Bottas.

Al via Bottas e Hamilton hanno preso subito il comando e non l’hanno più ceduto, salvo una parentesi con Max Verstappen (Red Bull) autore di una rimonta prodigiosa partendo dalla 19ma posizione, che ha saputo approfittare del gioco dei pit stop. Vettel ha fatto quel che ha potuto, non moltissimo per la verità, a parte un guizzo poco fortunato al 16mo giro, quando ha sorpassato Hamilton, che però alla curva successiva si è subito ripreso la posizione, complice anche un errore del tedesco.

Dopodichè è stata tutta una gara in salita per il tedesco della Ferrari, ancora condannato all’inseguimento di un avversario imprendibile e ancora sconfitto. Al 25mo giro la svolta della corsa: comanda Verstappen (che si doveva ancora fermare al pit stop) davanti a Bottas in gran giornata, più staccato Hamilton, terzo. Dai box giunge l’ordine al finlandese di dare strada al compagno. Bottas, a una precisa curva indicata dai box, rallenta fin quasi a fermarsi per far passare Hamilton, e poi riprende la gara, mentre il compagno vola verso il primo posto non appena Verstappen finalmente decide di fermarsi a cambiare le gomme.

Una manovra che non è piaciuta nemmeno ai tifosi, a migliaia lungo il circuito, dove era presente anche il presidente Putin, e infatti alla premiazione Hamilton ha ricevuto molti fischi. Un vittoria netta, ma non limpida per il superpilota della Mercedes. E il primo a saperlo è propio Hamilton che, dopo la gara, si affretta a dare atto al compagno dell’aiutino ricevuto.

Prima dice in tv: “è stato Bottas a farmi passare. Posso capire quanto sia difficile gestire le dinamiche del team, ma noi facciamo di tutto per l’esito del campionato mondiale”. E poi al momento della premiazione fa salire sul primo gradino del podio il compagno a condividere il momento di gloria, anche se poi negli annali la vittoria sarà sempre di Hamilton.

Bottas si è dimostrato un ottimo uomo squadra, ma non ha nascosto il suo malumore: “Abbiamo ottenuto il massimo dei punti, stiamo lottando per il campionato mondiale e per quello costruttori” si è limitato a dire, aggiungendo sibillino che “è sempre difficile prevedere quel che succederà in gara”.

Bottas si aspettava che il box a un certo punto desse a Hamilton l’ordine inverso, cioè di far tornare davanti il finlandese per farlo arrivare alla bandiera a scacchi, come avrebbe meritato ampiamente visto quel che ha fatto nelle qualifiche e in gara.

Per le rosse è l’ennesima occasione persa per rifarsi, segno di una stagione ormai quasi da archiviare salvo miracoli, peraltro difficili da immaginare. Resta l’ottimismo di Vettel, che non intende arrendersi finchè l’aritmetica non lo condanna: “oggi ho provato a passare, ero contento delle gomme, ma non del ritmo gara. Poi ho fatto il sorpasso su Lewis, mi ero portato avanti, ma in curva ho fatto un errore e lui mi ha superato all’interno. Ma tutto sommato è stata una buona gara. Non è il risultato che volevamo, ma è un buon terzo posto”. Il duello prosegue al gp del Giappone, domenica prossima.

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