Fmi taglia crescita Italia. Preservare la legge Fornero

Il logo del FMI all'ingresso della sede
Fmi taglia crescita Italia

NEW YORK. – Il Fmi taglia le stime di crescita per l’Italia, fanalino di coda di Eurolandia, e invita il governo a non toccare la riforma Fornero. ”Andrebbe preservata” affermano gli economisti di Washington. La replica di Roma è immediata: le stime del Fondo di un pil in crescita quest’anno dell’1,2% e il prossimo dell’1,0% vanno riaggiornate tenendo conto ”della nostra nota di aggiornamento del Def'” afferma il premier Giuseppe Conte.

Il riferimento è al fatto che le previsioni del Fondo non tengono conto delle nuove stime del governo, e si basano ”sui piani inclusi nel budget 2018 del governo e nel Def di aprile 2018” e assumono la cancellazione che gli aumenti dell’Iva. Conte si dice fiducioso sul fatto che la crescita italiana sarà ben superiore a quella attesa da Washington.

D’accordo il ministro dello Sviluppo economico e vice premier, Luigi Di Maio: ”il tasso di crescita dell’Italia sarà ben più alto”. Il presidente della camera, Roberto Fico, descrive le stime come da ”austerity non da manovra espansiva”. Critico verso il Fmi anche il ministro per gli Affari europei Paolo Savona, secondo il quale il Fondo così come la Banca d’Italia sbagliano nel ”mettere la stabilità finanziaria come presupposto dello sviluppo, io dico che devono andare almeno di pari passo. La costruzione dell’Europa non dà per scontato che si debba avere la stabilità prima dello sviluppo”.

Nella sua analisi sull’economia mondiale, frenata dalla politica dei dazi di Donald Trump, il Fondo constata un rallentamento della ripresa di Eurolandia e delle sue maggiori economie: alla revisione delle stime dell’Italia (abbassate rispetto ad aprile dello 0,3% per 2018 e dello 0,1% per il 2019, ma invariate rispetto a luglio), si aggiungono quelle per la Germania e la Francia.

Roma e Parigi, con il loro ”limitato spazio di bilancio”, dovrebbero usare questo ”periodo di crescita sopra il potenziale e di politica monetaria accomodante per ricostruire cuscinetti di bilancio, che potrebbero alleviare le tensioni” fra banche e debito sovrano.

Invitando l’Italia a mantenere la fiducia dei mercati e operare nell’ambito delle regole europee, il Fondo suggerisce a Roma di ”preservare” le passate riforme pensionistiche e del mercato del lavoro, e di ”perseguire” ulteriori misure, quali una decentralizzazione della contrattazione salariale per allineare i salari con la produttività del lavoro a livello aziendale.

Suggerimenti che il Fmi probabilmente elargirà al ministro dell’Economia Giovanni Tria, atteso a Bali nei prossimi giorni per partecipare alle riunioni annuali del Fondo.

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