Manovra: in arrivo dall’Ue lettera di richiamo, la procedura

Il ministro dell'Economia italiano, Giovanni Tria, conversa con il ministro francese Bruno Le Maire. Governo
Il ministro dell'Economia italiano, Giovanni Tria, conversa con il ministro francese Bruno Le Maire (ANSA/AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)

BRUXELLES. – La decisione della Commissione Ue di inviare una lettera all’Italia era scontata, perché è un atto dovuto dalle regole e largamente anticipato al Governo di Roma con la missiva di ‘avvertimento’ del 5 ottobre scorso. Quel documento già illustrava i rischi che avrebbe corso l’Italia se avesse presentato una manovra con il deficit al 2,4% e senza aggiustamento strutturale.

Il linguaggio era studiato nel dettaglio, e già parlava di “deviazione significativa” dagli obiettivi, la stessa che sarà sottolineata nella lettera in partenza e che dà alla Commissione già la motivazione sufficiente per aprire una procedura. Di seguito le tappe del confronto tra Roma e Bruxelles.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE. Dopo la consegna dei draft budgetry plan, se la Commissione rileva un “rischio serio” di non rispetto delle regole ha una settimana per chiedere maggiori informazioni al Governo. Lo farà con la lettera in arrivo molto probabilmente al termine della visita a Roma del commissario Moscovici venerdì. E’ l’avvio dell’interlocuzione formale, a cui l’Italia dovrà rispondere spiegando come intende rispettare le regole.

BOCCIATURA. Se le spiegazioni italiane non convinceranno Bruxelles, entro due settimane dalla consegna del draft, quindi entro il 30 ottobre, la Commissione potrà adottare un giudizio negativo della manovra e chiederne una nuova. A quel punto il Governo avrebbe tre settimane per riscriverla e riconsegnarla. E’ un passo che la Commissione non ha mai fatto con nessuno prima d’ora.

NUOVA VALUTAZIONE. Entro tre settimane dalla nuova bozza, i commissari dovranno formulare una nuova valutazione. Se fosse negativa anch’essa, si avrebbe a quel punto la certezza che da un momento all’altro potrebbe scattare la procedura per debito eccessivo.

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