Maxi sequestro di eroina a Genova, 270 Kg e valevano dieci milioni

Un fermo immagine tratto da un video diffuso dalla Polizia di Stato che ha sequestrato nel Porto di Genova 270 kg di eroina, al termine di una consegna controllata transnazionale, individuando in Olanda due componenti di una organizzazione criminale.
Un fermo immagine tratto da un video diffuso dalla Polizia di Stato che ha sequestrato nel Porto di Genova 270 kg di eroina, al termine di una consegna controllata transnazionale, individuando in Olanda due componenti di una organizzazione criminale. 8 novembre 2018. ANSA/ US POLIZIA DI STATO

GENOVA. – Tre giorni e tre notti in strada, 72 ore in autostrada attraverso cinque paesi europei per seguire il più grosso carico di eroina degli ultimi 30 anni arrivato dall’Iran attraverso il porto di Genova e diretto in Olanda. Un’operazione storica, che entrerà come caso di scuola nei corsi di specializzazione, e che ha portato all’arresto di due turchi e al sequestro di quasi 270 chili di droga per un valore di 10 milioni di euro grazie all’applicazione per la prima volta della consegna controllata. Invece di fermare subito il carico di droga, gli investigatori hanno svuotato gran parte del carico e seguito il resto dello stupefacente fino al luogo di destinazione.

L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti della Dda di Genova ed è stata portata a termine dagli uomini della squadra mobile genovese dopo le informazioni trasmesse dalla Direzione centrale per i servizi antidroga e dal Servizio centrale operativo di Roma. Un duro colpo assestato alle organizzazioni criminali grazie anche ad altre distinte indagini che nelle ultime ore hanno visto l’arresto, da parte della polizia, di oltre 50 persone tra Cagliari, Milano e la capitale.

“L’indagine è ancora in corso – ha spiegato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi – per individuare tutti gli appartenenti all’organizzazione. Ma questa operazione è un salto di qualità per smantellare la rete di complici”. Un ritorno massiccio dell’eroina come non si vedeva da tempo, come hanno spiegato Sandro Baldassarre, colonnello della Direzione centrale del servizio antidroga, e Alessandro Giuliano direttore dello Sco di Roma, legato allo stato di crisi dei paesi medio-orientali che ha portato a un flusso sempre più grande di polvere verso l’Europa e a un conseguente abbassamento del prezzo al dettaglio.

Il carico di droga era arrivato a Genova lo scorso 17 ottobre. L’attività di monitoraggio dei container ed il successivo sequestro dello stupefacente sono stati realizzati insieme al personale delle Agenzie delle dogane che ha usato uno speciale scanner di ultima generazione per individuare l’eroina. La nave “Artabaz” era partita dal porto iraniano di Bandar Abbas alla volta della Turchia per poi raggiungere i porti di Amburgo, Valencia e Genova. Una rotta che ha anche insospettito gli inquirenti visto che il porto tedesco era quello più vicino all’Olanda.

Nel capoluogo ligure, sono stati sbarcati 31 container, di cui tre con bentonite, un minerale argilloso in polvere e destinati a una ditta in Repubblica Ceca. A quel punto, il carico è stato sequestrato e ne è stata lasciata solo una piccola parte. Il materiale è stato caricato su un tir che è stato seguito dalla polizia transitando per le frontiere di Svizzera, Francia, Belgio e Olanda. Dopo un viaggio di tre giorni, il 2 novembre, il camion è arrivato in Olanda, a Roosendal, dove è entrato in un magazzino, apparentemente in disuso, a un indirizzo diverso da quello della documentazione di viaggio, dove l’operazione di polizia si è conclusa.

(di Laura Nicastro/ANSA)

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