Un anno senza smartphone, sfida da 100mila dollari

Una mano getta lo smartphone in un bidone della spazzatura.
Un anno senza smartphone, sfida da 100mila dollari.

ROMA. – Un anno senza lo smartphone sempre addosso, senza l’ansia di controllare le notifiche e rispondere alle chat, senza filmati e giochi e notizie a portata di mano, ma con più tempo da dedicare alla famiglia, agli amici, agli hobby, alle passioni. Per uscirne disintossicati e con 100mila dollari in più sul conto corrente. Tanto è disposta a pagare un’azienda americana, che in una trovata pubblicitaria ha lanciato la sfida all’homo technologicus: 365 giorni lontano da smartphone e tablet, con in tasca un telefonino anni Novanta.

Il concorso è un’idea della Vitaminwater, marchio di acque funzionali che fa capo a Coca-Cola. Per provare a partecipare, oltre a stare in Usa, occorre scrivere su Twitter o Instagram come si vorrebbe usare l’anno senza smartphone. I termini scadono l’8 gennaio, dopo di che una giuria sceglierà il post migliore valutando creatività, umorismo e anche la grammatica.

A questo punto il vincitore potrà iniziare la sfida: munito di un telefono old-style, di quelli in uso a metà degli anni Novanta, dovrà passare 52 settimane lontano da smartphone e tablet, ma potrà utilizzare pc e smart speaker. L’azienda si riserva il diritto di fare verifiche nel corso dell’anno e di sottoporre il partecipante alla macchina della verità alla fine dei 12 mesi. Se la persona si arrenderà dopo sei mesi, avrà comunque diritto a 10mila dollari.

Sui social sono già molti i post dei candidati. Livia si dice pronta a guardare le costellazioni invece del display, Amelia si concentrerebbe sul college e Lady Brown riprenderebbe gli studi. Rhiannon userebbe il tempo per allenarsi per la maratona, fare un viaggio coast-to-coast sulla Route 66, visitare tutti i parchi nazionali e attraversare a nuoto il canale della Manica. La maggior parte, però, ha propositi più semplici e intimi: passerebbe più tempo con i figli e le persone care. Cosa che potrebbe fare anche senza il concorso.

Staccarsi dallo smartphone, però, non è facile. Lo sa bene anche chi li produce. Apple e Google negli ultimi mesi hanno introdotto dei timer su iPhone e smartphone Android che tengono il conto del tempo trascorso col telefono in mano: uno strumento per chi pensa di eccedere nell’uso e vuole auto-limitarsi. Il detox servirebbe soprattutto ai giovani: secondo i dati presentati il mese scorso dall’Associazione nazionale dipendenze tecnologiche, il 40% degli 11-26enni controlla lo smartphone ogni 10 minuti, alla ricerca di nuove notifiche e like che nutrono l’autostima.

(di Laura Giannoni/ANSA)

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