Tempio hi-tech mormoni a Roma: “Aiuteremo i migranti”

Il Tempio hi-tech in costruzione dei mormoni a Roma.
Il Tempio hi-tech in costruzione dei mormoni a Roma.

ROMA. – Una chiesa hi-tech grande come un grattacielo americano, che dall’interno riflette luce artificiale attraverso lunghe vetrate e spunta quasi sul ciglio del Raccordo anulare. Tanto imponente da rendere minuscolo tutto ciò che c’è intorno. Adesso anche i mormoni hanno il loro tempio in Italia, il più grande d’Europa, edificato a Roma.

Nella nuova ‘Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni’, i fedeli annunciano che si impegneranno in progetti umanitari, anche nei confronti dei migranti e dei rifugiati. Non solo. Apriranno le porte a fedeli e curiosi, puntando a costruire anche nel nostro Paese un archivio digitale dei nostri avi che dovrebbe risalire – negli scopi – a millenni fa. Il tempio di Roma servirà in Italia circa 25mila mormoni, i seguaci della religione nata nel’800 dallo statunitense Joseph Smith, il quale disse di aver ricevuto per rivelazione il ‘libro di Mormon’.

Un colosso alla periferia della Capitale la cui costruzione è durata dieci anni, e che rivela grandi ambizioni per poter allargare sempre di più la cerchia di adepti. Si tratta del dodicesimo tempio in Europa, con il comprensorio più grande, che si aggiunge agli altri 161 templi in tutto il mondo.

Questo luogo, spiegano gli ‘anziani’ della Chiesa, è diverso dalle migliaia di altri centri di culto già esistenti per i mormoni, perché “nel tempio gli insegnamenti di Cristo sono riaffermati tramite matrimoni, battesimi e altre cerimonie che uniscono le famiglie per l’eternità”. Non solo preghiere. Uno degli obiettivi dei mormoni è uscire dal cliché della setta e dimostrare il loro attivismo nella società civile. “Abbiamo ottimi rapporti con il Vaticano”, spiegano.

Tra i progetti già avviati, il primo soccorso per i rifugiati sbarcati nei porti e nei centri di prima accoglienza o il sostegno psicologico per bambini e donne a rischio a Pozzallo. Tra le attività, anche una clinica mobile per supportare la Croce Rossa Italiana. All’interno del centro culturale, grande sei ettari e dove è situato anche il tempio, si trova anche un edificio polifunzionale, giardini con ulivi, un centro visitatori, una foresteria e una biblioteca di storia familiare.

Quest’ultima è il centro per le genealogie familiari, che potrebbe raccogliere i dati dei nostri avi e sarà accessibile a tutti per ricerche o l’inserimento di nomi: lo scopo è risalire all’origine della storia dell’umanità attraverso i documenti lasciati dagli antenati ai posteri. “Un modo – spiegano – per offrire la salvezza ai propri avi, facendosi battezzare al loro posto per dar loro la possibilità del paradiso”.

E’ per questo che all’interno del tempio c’è anche una grande vasca dove immergersi per dare vita al “battesimo il proprio antenato”. “C’è un accordo con il Mibac e la direzione generale degli archivi di Stato per l’acquisizione di dati risalenti a 110 anni fa e oltre, andando a ritroso”, spiega Alessandro Dini Ciacci, coordinatore del comitato del tempio di Roma.

Nel tempio, alimentato anche con pannelli solari e tecnologia ultramoderna, tutto ricalca lo stile americano, che si confonde con sale sontuose, salotti, lampadari a cristalli e quadri sulla vita di Cristo. Una costruzione da diverse decine di milioni di dollari, spesi con il contributo degli stessi fedeli in gran parte statunitensi così come gli stessi vertici della religione, che offrono il 10% dei loro guadagni mensili alla loro Chiesa.

In cima al tempio una statua dorata invece rappresenta l’angelo ‘Moroni’ con una tromba. La loro speranza è che possa richiamare più gente possibile in Italia cominciando da Roma, con nuovi adepti nella culla della cristianità.

(di Lorenzo Attianese/ANSA)

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