Pedro Sánchez al Congresso dell’Is: “Maduro non è socialista”

MADRID – Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, è stato duro, spietato nelle sue critiche ai governi del Venezuela e del Nicaragua. Ha abbandonato il linguaggio vellutato della diplomazia, che lo aveva caratterizzato appena qualche settimana fa, per condannare aspramente i due paesi sui quali sono puntati gli occhi del mondo. Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha dato del “tiranno” ai presidenti di Venezuela e Nicaragua, Nicolas Maduro e Daniel Ortega. Quindi, ha chiesto ai partiti membri dell’Internazionale Socialista di solidarizzarsi e sostenere la lotta per la democrazia in questi due paesi latinoamericani.

– Siamo socialisti – ha ricalcato Sánchez nel suo intervento durante l’assise dell’Is – perché difendiamo la libertà. Chi risponde con pallottole e prigione all’ansia di libertà e democrazia di un popolo non è un socialista, è un tiranno.

Ha aggiunto che venezuelani e nicaraguensi  “devono sentire l’appoggio dell’Internazionale Socialista”

Il premier spagnolo ha rilevato che gli oppositori di Maduro e Ortega “devono avere chiaro che la loro lotta per la democrazia e il progresso è il motivo stesso per il quale esistono i nostri partiti e che dunque saremo sempre dalla loro parte”.

L’Is, su richiesta del leader del Psoe, ha espulso dall’organizzazione il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (Fsln), il partito di Ortega. Sanchez, a margine dell’incontro di Santo Domingo, ha sostenuto un lungo colloquio con una delegazione di rappresentanti di Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell’Esecutivo.

Il partito di Guaidò, Volontà Popolare, fa parte anch’esso della Is.

Redazione Madrid

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