ROMA – La risposta è arrivata a stretto giro di posta. Il presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó, aveva scritto ai vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Chiedeva un incontro a Roma con la sua delegazione. L’obiettivo? Uno scambio di opinioni sulla transizione che si vive in Venezuela. Guaidó, in particolare, vuole spiegare perché è urgente che in Venezuela si possa andare a elezioni democratiche e, soprattutto, trasparenti, in tempi brevi.
La scelta di scrivere una lettera ai vicepremier è stata dettata dalla decisione dell’Italia di bloccare la dichiarazione unanime dell’Unione Europea che riconosce a Guaidó come presidente “ad interim” con l’incarico di traghettare il paese a nuove elezioni. La decisione del governo Conte, che ha sorpreso il Parlamento venezuelano, ha indignato la nostra comunità che ha rivolto un appello a Sergio Mattarella; appello firmato dalle più autorevoli e maggiori associazioni italiane italo-venezuelane.
Il vicepremier Matteo Salvini ha immediatamente risposto alla richiesta e fissato l’incontro per lunedì. Silenzio, invece, da parte del vicepremier Luigi Di Maio, leader del M5S, vero artefice del blocco italiano in ambito europeo.
Redazione Madrid