Sci: ad Aare sorride solo Italia jet, ora Cortina 2021

L'azzurro Dominik Paris vola nella discesa di Kitzbuehel.
L'azzurro Dominik Paris vola nella discesa di Kitzbuehel. EPA/ANTHONY ANEX

AARE (SVEZIA). – Con l’oro di Dominik Paris, l’argento di Sofia Goggia e il bronzo della gara a squadre, l’Italia chiude i Mondiali di Aare col miglior risultato delle ultime quattro edizioni della competizione iridata. Insomma, davvero niente male.

Ma, a ben guardare, la soddisfazione è – secondo pronostico – solo per l’Italia jet, visto che le medaglie pesanti sono venute dalle discipline veloci dove l’altoatesino e la lombarda sono ormai protagonisti consacrati ed assoluti. E, data l’età, lo saranno ancora per almeno altre quattro-cinque stagioni. In più, tra i ragazzi e le ragazze jet ci sono anche altri atleti decisamente competitivi, alcuni ‘maturi’ come Christof Innerhofer ed altri giovani rincalzi come le sorelle Nicol e Nadia Delago. Per cui l’unica vera sorpresa positiva per l’Italia ad Aare è stato l’inaspettato bronzo nella gara per nazioni che ha sfatato una tradizione negativa. I

l tutto è dovuto poi soprattutto a tre giovanissimi atleti come Alex Vinatzer, Simon Maurberger e Lara Dalla Mea, il che lascia anche sperare che prima o poi si riesca a rimettere insieme una squadra migliore anche nelle discipline tecniche, perché finora l’unica in cui l’Italia funziona è il gigante donne. Certo, Brignone questa volta ha mancato il podio ma resta atleta di grandissimo valore ed in più c’è Goggia che, appena smaltiti i postumi del lungo fermo per infortunio, saprà di certo dare all’Italia nuove soddisfazioni. Lo speciale donne è invece ormai da troppi anni un buco nero con la sola Dalla Mea come possibile rincalzo.

Tra i maschi bisogna dire che la squadra – in gigante e in speciale – è ormai ‘vecchia’ e bisognerà riallestirla buttandosi sulle giovani leve dando loro spazio senza aspettare altro tempo. I Mondiali di Aare – centomila spettatori nonostante un tempo pazzo che ha dato vita quasi sempre a gare cortissime ed a volte anche al limite della regolarità a causa del vento – hanno comunque visto in ogni gara vincitori degnissimi.

Mai ci sono state medaglie assegnate per caso, come a volte succede nelle grandi competizioni, e si è visto piuttosto l’addio in gloria – entrambi sul podio nella loro ultima gara della vita – di campionissimi come Lindsey Vonn ed Aksel Svindal. Quelli svedesi sono anche stati i Mondiali dei vincitori annunciati con l’americana Mikaela Shiffrin atleta più vincente con due ori ed un argento su tre gare e l’austriaco Marco Hirscher come campione iridato più medagliato della storia con sette ori e quattro argenti che si aggiungono alle sue 68 vittorie in coppa e all’incredibile primato di sette coppe del mondo conquistate in serie e l’ottava in arrivo.

Finiti i Mondiali di Aare 2019 con la cerimonia di chiusura, il testimone iridato è passato all’Italia per il prossimo appuntamento: ci si rivede a Cortina 2021. Il circo bianco però si rimette ora subito in moto visto che già martedi sera a Stoccolma riparte la coppa del mondo con uno slalom parallelo: Shiffrin sta per conquistare la sua seconda a coppa ed Hirscher addirittura la sua ottava in serie. Nello scorcio finale della coppa, sino a metà marzo, l’Italia dovrà poi tifare per Paris, in piena corsa per vincere la coppa di superG.

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