Chiude il Civ-Caracas: “Riapriremo quando le circostanze lo permetteranno”

CARACAS – Senza servizio elettrico, senza possibilità di rifornirsi di acqua, senza l’adeguata sicurezza per i soci, senza il trasporto pubblico per gli impiegati. La crisi senza precedenti, che vive oggi il Paese, ripercuote anche sul normale funzionamento del Centro Italiano Venezuelano di Caracas, quella che fino a ieri era l’unica isola di pace per la nostra Collettività.

Con un comunicato a dir poco inquietante, il Centro Italiano Venezuelano di Caracas ha informato i soci della chiusura, fino a quando non torni la tranquillità nel Paese e sia assicurata la convivenza tra tutti i cittadini.

Dal comunicato è evidente che all’attuale Giunta Direttiva non solo preme offrire adeguati servizi  ma soprattutto la sicurezza. Ed è proprio questa, di fronte alle denunce di saccheggi e invasioni, che non può assicurare.

Nessuna Giunta Direttiva del Centro Italiano Venezuela, dalla fondazione ad oggi, era stata costretta dalle circostanze a simili decisioni; decisioni sicuramente difficili e sofferte ma anche ponderate e maturate dopo un’attenta analisi della situazione del Paese. D’altronde senza il servizio elettrico e, soprattutto, senz’acqua nessuna struttura, sia essa commerciale, industriale o ricreativa può operare.

Sul solco tracciato dal Civ-Caracas sicuramente altri sodalizi italo-venezuelani, nella provincia, chiuderanno le porte. Si spera solo che sia per breve tempo.

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