“Da Mussolini anche cose buone”, polemiche su Tajani

Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.
Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. EPA/STEPHANIE LECOCQ

BRUXELLES. – Antonio Tajani parla di Benito Mussolini e scoppia la polemica. “Mussolini? Fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero seguendo Hitler – ha detto il presidente del Pe alla trasmissione radiofonica La Zanzara di Radio 24 – fino a quando non s’è fatto promotore delle leggi razziali, a parte la vicenda drammatica di Matteotti, ha fatto delle cose positive per realizzare infrastrutture nel nostro Paese, poi le bonifiche. Da un punto di vista di fatti concreti realizzati – ha poi aggiunto – non si può dire che non abbia realizzato nulla”.

“Affermazioni incredibili”, le ha definite in un tweet il leader dei Socialisti e democratici (S&D) al Parlamento europeo Udo Bullmann. “Come può un presidente del Parlamento europeo non riconoscere la natura del fascismo? Abbiamo bisogno di chiarimenti rapidi. Due ore dopo la lode a Mussolini, Tajani incontra Salvini e Meloni, gli italiani di estrema destra”, ha scritto Bullmann. “Dopo Orban è questo il profilo futuro del Ppe?”.

“Tajani svela il suo volto, si vergogni per ciò che ha detto su Mussolini – ha attaccato anche il sottosegretario M5S agli Affari Regionali Stefano Buffagni -. Tra leggi razziali, omicidio Matteotti e gli anni bui della democrazia ricordo che la nostra Costituzione si basa su altri valori. Orgoglioso di essere diverso da loro!”, ha scritto anche lui su Twitter. Mentre per il presidente della Toscana Enrico Rossi “le parole di Tajani sono gravi. L’Europa è nata dopo le tragedie e gli orrori causati dal nazismo e dal fascismo. Chi ricopre la carica di presidente del Parlamento europeo questo deve averlo sempre bene a mente”.

La replica di Tajani non si è fatta attendere. “Si vergogni chi strumentalizza le mie parole sul fascismo! Sono da sempre un antifascista convinto”, ha twittato il presidente del Pe. “Non permetto a nessuno di insinuare il contrario. La dittatura fascista, le sue leggi razziali, i morti che ha causato sono la pagina più buia della storia italiana ed europee”.

Il vicepresidente di Forza Italia ha poi ricordato che “è la seconda volta che Bullmann insinua che sono fascista. Ora basta, esigo che si scusi. Se non lo farà – ha concluso il vicepresidente di Forza Italia – vuol dire che in maniera sleale ha volutamente distorto le mie parole”.

Già nel corso del suo intervento radiofonico Tajani aveva precisato: “Io non sono fascista, non sono mai stato fascista e non condivido il suo pensiero politico. Però se bisogna essere onesti, Mussolini ha fatto strade, ponti, edifici, impianti sportivi, ha bonificato tante parti della nostra Italia, l’istituto per la ricostruzione industriale. Quando uno dà un giudizio storico deve essere obiettivo, poi non condivido le leggi razziali che sono folli, la dichiarazione di guerra è stata un suicidio”.

Qualcosa dunque va salvato del fascismo, era stato quindi chiesto a Tajani: “Certamente sì, certamente non era un campione di democrazia. Alcune cose sono state fatte, bisogna sempre dire la verità. Non bisogna essere faziosi nel giudizio. Complessivamente non giudico positiva la sua azione di governo, però alcune cose sono state fatte. Le cose sbagliate sono gravissime, Matteotti, leggi razziali, guerra. Sono tutte cose inaccettabili”.

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