La Roma frena e cade, la Spal vola con Fares e Petagna

Lo spallino Mohamed Fares corre contento dopo aver segnato il gol dell'1-0 alla Roma.
Lo spallino Mohamed Fares corre contento dopo aver segnato il gol dell'1-0 alla Roma. ANSA/ELISABETTA BARACCHI

FERRARA. – Dice male a Claudio Ranieri la seconda sulla panchina della Roma. Al debutto vincente contro l’Empoli all’Olimpico, ha fatto seguito la sconfitta a Ferrara contro la Spal. I giallorossi, derby escluso, non perdevano in trasferta da dicembre (poi tre vittorie e un pareggio). Il ko complica la corsa a un posto Champions e preoccupa la difficoltà nel dare brillantezza alla manovra. La Spal incassa tre punti d’oro in chiave salvezza e sfata un tabù: non vinceva al Mazza da sei mesi (settembre 2018: 2-0 all’Atalanta).

Match tecnicamente non eccelso, ma vibrante, deciso dall’11/o sigillo stagionale di Petagna. Per la Roma molto lavoro davanti per rimettere in piedi le ambizioni, sperando che il rientro degli infortunati (ieri mancavano sette giocatori tra i quali i romani De Rossi, Florenzi e Pellegrini) contribuisca a rendere solido il centrocampo. Al Mazza apparso in difficoltà nel fare filtro e ripartire.

Il 4-4-2 che ‘sor’ Claudio apparecchia nel primo tempo, produce meno del minimo sindacale. Modulo nuovo, da assimilare, che tra l’altro in fase di possesso palla diventa 4-2-4, perché sulle fasce Kluivert a destra ed El Shaarawy sulla corsia opposta avanzano sulla linea delle punte Schick e Dzeko. La Roma costruisce poco, la Spal ha gamba e coraggio. Ha vantaggio numerico a centrocampo, Missiroli dirige l’orchestra con saggezza. Appena il rientrante Lazzari carbura, i biancazzurri sulle corsie diventano spina per i giallorossi.

La Spal prende campo, si incunea tra Cristante e Nzonzi. Al 22′ lancio di Cionek in area: Fares vola in cielo oltre Karsdorp e porta in vantaggio i padroni di casa. La reazione romanista si percepisce poco. La manovra non decolla: Dzeko si innervosisce e deve arretrare spesso a metà campo per avere qualche pallone giocabile. Due le ‘mini’ occasioni giallorosse: in mischia lo ‘shoot’ di Cristante è murato da Missiroli al 27′ e 1′ dopo dribbling e tiro di Dzeko respinto di piede da Viviano.

La Spal controreplica con un destro di Lazzari sibilante a fil di palo. A fine tempo Dzeko esce beccato dal pubblico, battibecca con la panchina estense e viene ammonito. Si riparte e Ranieri riporta la Roma nella comfort zone del 4-3-3: fuori Kluivert ed El Shaarawy, Perotti a sinistra in mezzo e Zaniolo terzo attaccante a destra. E gli effetti sono immediati: palla persa a metà campo da Antenucci con Missiroli fuori posizione, Zaniolo rapido a verticalizzare in area per Dzeko che viene steso da Cionek a un passo dalla scivolata vincente. Rigore che Perotti trasforma con freddezza (7′).

Ma la Spal non subisce il colpo. Ruggisce: Fares scippa la sfera a centrocampo, verticalizza per Petagna che in area è messo giù da Juan Jesus. Rocchi fischia il penalty, la Var chiede un attimo. E il Mazza, visti i recenti episodi negativi contro Fiorentina e Sampdoria, rabbrividisce. No, stavolta tutto okay: Petagna al 12′ all’incrocio e biancazzurri ancora avanti (2-1). La Roma alza il baricentro, la Spal arretra. Una sola vera chance per il pari al 28′: Dzeko mette a sedere Bonifazi e Vicari, va quasi a colpo sicuro ma Viviano è reattivo e respinge. Semplici percepisce il pericolo, passa alla difesa a ‘quattro’ e blinda il risultato.

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