Leonardo, a Torino Autoritratto per i 500 anni della morte

Il disegno noto come autoritratto di Leonardo da Vinci, di proprietà della Biblioteca Reale di Torino.
Il disegno noto come autoritratto di Leonardo da Vinci, di proprietà della Biblioteca Reale di Torino. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. – Torino celebra Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla morte, esponendo al pubblico due icone del maestro, il celebre Autoritratto e il Codice sul volo degli uccelli. Esposti fino al 14 luglio nelle Sale Palatine dei Musei Reali, i due capolavori – patrimonio della Città – dialogano con altri 11 autografi di Leonardo e con una quarantina di opere di autori a lui coetanei, ma anche contemporanei, come Luigi Ontani, Salvo e Alberto Savinio. Un modo per fare emergere ‘il genio universale’ di Leonardo, capace di parlare agli uomini di tutti i tempi e di tutte le culture.

“L’Autoritratto – spiega Paola Salvi, curatrice della mostra insieme a Francesco Paolo di Teodoro – è un regalo che Leonardo ha voluto farci per dirci come era, per svelarci viso e anima, come se avesse saputo allora che un giorno tutti avremmo voluto conoscere il viso di questo uomo straorinario”.

Emozionato il ministro per i Beni culturali, Alberto Bonisoli, intervenuto all’inaugurazione: “E’ la prima volta che vedo l’Autoritratto, sento la responsabilità di questo momento…”.

Per la sindaca di Torino, Chiara Appendino, “la mostra è importantissima, perché consente ai torinesi di rendersi consapevoli del patrimonio dei Musei Reali, non conosciuto come si dovrebbe, e perché è una mostra accessibile a tutti, che rappresenta un modello di mostra aperta, mirata a parlare a un pubblico molto vasto. Oggi la cultura deve aiutare l’uomo a farsi domande e costruirsi un pensiero critico”.

Un aspetto sottolineato anche da Lucia Borgonzoni, sottosegretario del Mibac con delega al Comitato nazionale per le celebrazioni di Leonardo Da Vinci e dal presidente della Fondazione Leonardo La civiltà delle macchine, Luciano Violante. “E’ in atto in questo momento in Italia una mostra ‘diffusa’ su Leonardo – sostiene Borgonzoni – grazie all’adesione convinta di tante regioni a questo progetto nazionale”.

Che, nelle intenzioni del ministro Bonisoli, potrebbe anche varcare i confini: sono in corso incontro con il suo omologo francese per “allargare al mondo le celebrazioni”. Allestita dall’associazione Metamorfosi, e suddivisa in sette sezioni, la mostra prevede anche un ciclo di incontri su Leonardo, in collaborazione con l’Accademia delle Scienze, l’Università e il Politecnico di Torino.

L’Università partecipa con 60 ‘Speakers corners’, brevi incursioni in mostra da parte di ricercatori universitari e di Thales Alenia Space per legare le scoperte leonardesche alle moderne ricerche in diverse discipline, astrofisica, linguistica, neuroscienze, fisica dei materiali e antropologia culturale. “Leonardo ci ha spiegato 500 anni fa un concetto che forse stiamo facendo nostro solo ora – commenta il rettore del Politecnico Guido Saracco – che la ricerca non può che procedere mettendo insieme scienza e umanesimo”.

(di Barbara Beccaria/ANSA)

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