“Mappamondo Consolare”, tutte le informazioni sui servizi consolari

CARACAS – E’ disponibile nel web una nuova applicazione, battezzata “mappamondo consolare”, volta a facilitare l’informazione sui servizi consolari offerti ai connazionali all’estero, non importa se temporaneamente o residenti.

L’iniziativa ha l’obiettivo di agevolare l’accesso dei connazionali a varie procedure particolarmente richieste dai protagonisti della nuova “mobilità” italiana. Tra queste, iscrizione all’Aire, rilascio passaporti, documenti di stato civile, assistenza in casi di necessitá.

La nuova “App”, “mappamondo consolare”, è disponibile negli “store” dei gestori dei principali sistemi operativi mobili: Apple Store (per i dispositivi iOS) e Google Play Store (per i dispositivi Android). L’App è gratuita.

L’applicativo presenta le seguenti principali caratteristiche:

– interfaccia intuitiva e “user friendly”, con oltre 50 argomenti di interesse generale per gli Italiani all’estero strutturati in tre macroaree: Viaggiare, Studiare, Vivere;

– informazioni di dettaglio sulle “cose da fare” in caso di necessità, per ciascuno degli argomenti riportati (passaporto smarrito, assistenza sanitaria, etc.), che l’utente potrà organizzare in una lista personalizzata;

– navigazione interattiva su mappa, con riferimento ad oltre 200 sedi consolari, con geolocalizzazione e individuazione degli uffici all’estero territorialmente competenti;

– collegamento a FAST-IT, il portale web dei servizi consolari della Farnesina;

– centinaia di link utili e riferimenti per gli Italiani all’estero relativi a Lavoro, Scuole/Università, Strutture Sanitarie, Associazioni.

In questo modo, i connazionali hanno la possibilità di avere informazioni utili relative alla prestazione dei servizi consolari della rete del Ministero degli Affari Esteri all’estero.

“MAPPamondo consolare” ha caratteristiche assai diverse da altre APP ministeriali, volte a fornire assistenza agli utenti in viaggio all’estero che si trovano in situazioni di pericolo o di emergenza come ad esempio quella curata dall’Unità di Crisi della Farnesina.

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