“Un ponte di errori”, Calatrava condannato a Venezia

Un' immagine del ponte della Costituzione, quarto ponte sul Canal grande a Venezia, progettato dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava
Un' immagine del ponte della Costituzione, quarto ponte sul Canal grande a Venezia, progettato dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava. ANSA /ANDREA MEROLA

VENEZIA. – Non c’è pace tra Santiago Calatrava e Venezia, dove lo scenografico (e controverso) ponte da lui progettato sul Canal Grande continua ad essere motivo di polemiche, e di bacchettate dei giudici contabili. Che ora hanno presentato il conto all’archistar catalano.

Dopo l’assoluzione in primo grado, Calatrava è stato infatti condannato in appello dalla Corte dei Conti al pagamento di una multa di 78mila euro per danno erariale nella realizzazione del Ponte della Costituzione, il nome ufficiale del quarto ponte sul Canal Grande a Venezia.

Insomma, dopo i residenti e turisti rimasti vittime negli anni degli scivolosi gradini in vetro del ‘Calatrava’, lo stesso autore pare essere ‘scivolato’ sul manufatto che si stacca da piazzale Roma. La Corte dei Conti indagava un danno da 400mila euro, relativo ad uno dei lotti dei lavori di realizzazione, e alle perizie che erano via via seguite. Una cifra irrisoria rispetto ai 3,9 milioni di danno stimati nel primo grado, dove però tutti erano stati assolti.

Aperto nel 2008, il ponte era costato alla fine oltre 11 milioni rispetto ai 6,7 previsti. Nella sua sentenza, la Corte ravvisa che le variazione dei costi in corso d’opera e la scelta dei materiali sono state sottostimate. La multa riguarda una “macroscopica negligenza” – scrivono i giudici contabili – perché l’architetto viene ritenuto responsabile di un aggravio di costi legati alla sottostima delle dimensioni di alcuni tubi, ma anche dei tempi di usura dei gradini, in parte in vetro, che avrebbero dovuto durare almeno 20 anni, e che invece fin da subito hanno richiesto costose sostituzioni e rattoppi, oltre a dimostrarsi micidiali per la scivolosità con la pioggia o l’umidità.

Il Comune è stato costretto a sostituirli o a rattopparli, anche con lastre da carpenteria in acciaio, (nulla di artistico o architettonico) e ora si prepara a cambiarli definitivamente, con altri tutti in pietra. Nella sentenza, viene sottolineato che la negligenza è “tanto più grave e meritevole di essere stigmatizzata” perché proveniente “da uno stimato professionista di fama mondiale di elevatissima competenza, con lunga e provata esperienza proprio nella costruzione di ponti”.

Con Calatrava è stato sanzionato anche un ingegnere del Comune di Venezia (11mila euro) perché ritenuto responsabile dei mancati ribassi sull’asta di una parte dei lavori.