Libri, Isabel Allende e Margaret Atwood le regine d’autunno

Isabel Allende a la copertina del suo libro "Lungo petalo di mare".
Isabel Allende a la copertina del suo libro "Lungo petalo di mare".

ROMA. – Il nuovo inno alla vita e all’amore di Isabel Allende in ‘Lungo petalo di mare’ (Feltrinelli), ‘I testamenti’ (Ponte alle Grazie) di Margaret Atwood, seguito de ‘Il racconto dell’Ancella’, diventato una premiatissima e amatissima serie tv e la saga familiare ‘La vita gioca con me’ (Mondadori) di David Grossman, con la storia di tre donne indimenticabili.

Parte con grandi stelle l’autunno 2019 in libreria dopo un’estate nera per la letteratura italiana e internazionale segnata dalla morte di maestri come Andrea Camilleri e premi Nobel come Toni Morrison della quale è in arrivo l’uscita postuma per Frassinelli la raccolta di saggi ‘L’importanza di ogni parola’. Il libro raccoglie scritti e discorsi della Morrison, da quello di accettazione del Nobel alla lettera ai caduti dell’11 settembre.

E, in contemporanea mondiale, escono il 10 settembre, ‘L’Istituto’ (Sperling & Kupfer) di Stephen King, con protagonista un dodicenne dall’intelligenza fuori dal comune, e il 17 settembre ‘Errore di sistema’ (Longanesi), l’autobiografia di Edward Snowden.

Ad aprire una stagione di attesissimi ritorni e sorprese è la canadese Atwood, più volte candidata al Premio Nobel, vincitrice nel 2000 del Booker Prize, ospite del Festivaletteratura di Mantova alla vigilia dell’arrivo in libreria, il 10 settembre, di ‘Testamenti’ in cui riprende le fila della storia che si chiudeva con una porta sbattuta sul futuro di Offred.

E si aspetta anche l’arrivo della Allende, che sarà in Italia il 24 e il 25 ottobre, nei giorni in cui esce nel nostro Paese ‘Lungo petalo di mare’ dove, a settant’anni dall’approdo a Santiago del Cile del Winnipeg, la nave equipaggiata da Neruda per mettere in salvo più di duemila esuli della Guerra civile spagnola, racconta l’odissea di una pianista incinta e di un giovane medico costretti ad abbandonare Barcellona.

A un anno dalla morte di Amos Oz, avvenuta il 28 dicembre 2018, sarà in libreria per Feltrinelli un originale autoritratto dello scrittore in forma di dialogo sulla scrittura, sull’amore, sulla colpa e altri piaceri: è il testamento artistico e spirituale ‘Amos Oz con Shira Hadad’, nella traduzione di Helena Loewenthal.

Tra i primi autori – molti ospiti del Festivaletteratura di Mantova e delle anteprime di Pordenonelegge – ad arrivare in libreria: Dave Eggers con la parabola sul progresso ‘La parata’ (Feltrinelli), l’atteso Ian McEwan di ‘Macchine come me’ (Einaudi), in cui ci addentriamo nel territorio del rapporto tra uomo e robot e il genio del thriller Jeffery Deaver con ‘Il gioco del mai’ (Rizzoli), con cui si inaugura una nuova serie con protagonista l’apparentemente privato cittadino Colter Shaw.

Attesa anche per Tahar Ben Jelloun e il suo noir psicologico ‘Insonnia’ (La nave di Teseo) e per la ‘Turbolenza’ (Adelphi) David Szalay con 12 personaggi che vivono in aria, fra un continente e l’altro. André Aciman ci fa invece rincontrare i personaggi di ‘Chiamami col tuo nome’ qualche anno dopo in ‘Cercami’ in uscita per Guanda che pubblica anche l’originale storia di formazione ‘Nel segno dell’anguilla’ dell’esordiente svedese Patrick Svensson, in cui compare un animale esoterico e misterioso.

Elizabeth Gilbert, l’autrice del bestseller mondiale ‘Mangia Prega Ama’ ci regala la spumeggiante commedia ‘La città delle ragazze’ (Rizzoli). A novembre il ‘Frankissstein’ (Mondadori) di Jeanette Winterson ci stupirà con l’intreccio della storia di una giovane Mary Shelley alle prese con la stesura del suo capolavoro, Frankenstein, e una vicenda d’amore ai tempi della Brexit e Matt Haig ci meraviglierà con il suo narratore d’eccezione, il labrador Prince pronto a tutto per proteggere i suoi padroni nel nuovo romanzo ‘Il patto dei labrador’ (E/O).

Riappare in una nuova traduzione di Alessandro Carrera ‘Il treno per Instabul’ di Graham Greene con la prefazione inedita di Antonio Manzini. Dopo la trilogia di Grouse County esce per NN Editore ‘Il movimento delle foglie’ di Tom Drury da cui è stato tratto il film ‘Niente cambia, tutto cambia’ di Zachary Sluser. E dell’autrice bestseller Kate Mosse Newton Compton propone ‘La città dei labirinti senza fine’ ambientato nel 1562 a Carcassone, con la figlia diciannovenne di un libraio cattolico che riceve un avvertimento.

In ‘Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza’ (Mondadori) sono stati raccolti tutti i discorsi della famosa attivista per il clima Greta Thunberg. A non guardare con rassegnazione alla crisi ambientale del pianeta invita anche Jonathan Safran Foer in ‘Possiamo salvare il mondo, prima di cena. (Perché il clima siamo noi), in arrivo a fine agosto per Guanda.

(di Mauretta Capuano/ANSA)

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