Netflix e Mediaset insieme per due anni e sette film

Reed Hastings fondatore e Ceo di Netflix.
Reed Hastings fondatore e Ceo di Netflix. ANSA/GUILLAUME HORCAJUELO

ROMA. – Una finestra per portare la creatività italiana nel mondo con storie originali e produttori indipendenti. Netflix e Mediaset hanno firmato una partnership ”sperimentale” per i prossimi due anni che porterà alla realizzazione di sette film. “Noi siamo complementari”, ha detto Reed Hastings fondatore e Ceo Netflix annunciando a Roma – tra le mura della Galleria Nazionale d’Arte Moderna – l’accordo per produrre i sette film che prima andranno in onda su Netflix e poi appena dopo 12 mesi in esclusiva free su Mediaset, probabilmente su Canale 5.

“Potrebbe essere solo il preludio di un rapporto più solido e duraturo che si potrebbe estendere anche ad altri paesi, forse a partire dalla Spagna. L’idea di collaborare insomma c’è”, spiega Alessandro Salem, direttore generale contenuti Mediaset in una presentazione-show moderata da Marta Cagnola.

Manca l’ad Pier Silvio Berlusconi, costretto a casa da una forte influenza, che manda un messaggio per dire che ”nel prossimo futuro grazie alla dimensione del nostro progetto europeo MFE punteremo a rafforzare accordi come questo, un’ottima notizia per tutta l’industria del cinema e della produzione italiana”.

Si parlerà di calcio, amore, sud nei primi cinque film dove un adolescente – pubblico di riferimento di Netflix ndr – non manca mai. Si tratta di “Sotto il sole di Riccione” con la sceneggiatura di Enrico Vanzina, storia di un gruppo di teenager sulla riviera romagnola che fa pensare a ‘Sapore di sale’.

“Sulla stessa onda”, diretto da Massimiliano Camaiti, anche qui adolescenziale avventura estiva ma nata sotto il sole siciliano, presentato dalla produttrice Olivia Musini. “Il divin codino”, storia di Roberto Baggio con la regia di Letizia Lamartire, che racconta i 22 anni passati sul campo dal campione qui interpretato da Andrea Arcangeli.

“Al di là del risultato”, diretto da Francesco Lettieri, vicenda di un ultras cinquantenne napoletano che si trova a fare un bilancio della propria esistenza in un confronto con un ragazzo adolescente. E infine “L’ultimo Paradiso” prodotto e interpretato da Riccardo Scamarcio.

”E’ un film ambientato in Puglia negli anni Cinquanta – ha spiegato lo stesso Scamarcio – con protagonista Ciccio Paradiso, che capo dei braccianti si innamora della figlia del latifondista. Un film intenso d’amore, di anarchia e di violenza”.

Dovrebbero essere pronti per il prossimo anno, ”ma non abbiamo nessuna fretta – dice Hastings – l’importante è che vengano bene. Saremo pronti tra il 2020 e il 2021”. Una strategia di espansione nel nostro paese che il Ceo di Netflix non nasconde.

“In Italia abbiamo raggiunto i due milioni di abbonati”, ha detto ancora Hastings. “Siamo cresciuti e continuiamo a crescere – ha aggiunto – e investiremo 200 milioni di euro nei prossimi due anni in contenuti italiani”. Ma non basta “Netflix aprirà una sede in Italia” dice il fondatore della piattaforma, in merito anche ai rilievi fiscali avanzati alla società.

“Come tutte le imprese internazionali è importante pagare le tasse e per questo apriremo in ufficio che sarà stabile”, ha aggiunto senza però voler dare dettagli sui tempi. Non lo spaventano nemmeno le critiche sulla tendenza di Netflix ad accumulare debito: ”noi non abbiamo il problema del debito perchè anche se investiamo continuiamo a crescere”.

Non è invece chiaro se i film avranno o meno un passaggio in sala, anche se Hastings ha spiegato: ”noi vogliamo creare contenuti e non siamo contrari a che vengano proiettati nelle sale. Abbiamo tanti concorrenti ma non ci spaventa, il nostro scopo è solo gratificare il cliente”. Cliente nel segno della ”grande varietà. Siamo interessati a tutti i generi – dice – e sempre impegnati nella diversità”.

(di Elisabetta Stefanelli/ANSA)

 

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