Virus Cina: scienziati scettici sul contagio da serpenti

Virus Cina: colpa dei serpenti e dei pipistrelli?
Virus Cina: colpa dei serpenti e dei pipistrelli?

ROMA. – All’indomani della pubblicazione della ricerca dell’università di Pechino che individua i serpenti come serbatoio del virus, più di una perplessità viene sollevata dal mondo della ricerca: secondo alcuni virologi intervistati dalla rivista Nature il coronavirus può trasmettersi solo tramite mammiferi e uccelli, e non ci sono prove che possa infettare altre specie animali.

“Niente supporta l’ipotesi dei serpenti”, afferma Robertson, secondo cui è improbabile che il nuovo coronavirus abbia avuto abbastanza tempo di infettare un altro animale ospite per alterare il suo genoma in modo così significativo. “Ci vuole parecchio tempo perché ciò avvenga”, continua.

Anche per Paulo Eduardo Brandao, dell’università di San Paolo, i ricercatori cinesi “non hanno prove che i serpenti siano stati contagiati da questo nuovo coronavirus, facendogli da ospite”.

I ricercatori cinesi, guidati da Wei Ji, non hanno ancora risposto al momento alle email di Nature, ma hanno comunque detto che continueranno a studiare ed analizzare la sequenza genetica del virus. Altri dubbi sorgono dal fatto che l’animale ospite sia stato identificato senza ulteriori indagini sul campo e di laboratorio, come ad esempio nelle gabbie e nei container.

Per Cui Jie, virologo dell’Istituto Pasteur di Shangai, che è stato tra quelli ad aver identificato il virus della Sars nei pipistrelli, “è il mammifero l’ipotesi più probabile. Il virus della Sars e 2019-nCoV fanno parte dello stesso sottogruppo dei betacoronaviruses. Le indagini sul campo nel 2002-03 hanno dimostrato che questi virus si trovano solo in mammiferi – conclude – Chiaramente anche questo è un virus da mammiferi”.

Condivide, in parte, questi dubbi anche Maria Lucia Mandola, dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte: “Per i coronavirus gli animali serbatoio possono essere tanti – spiega all’ANSA – anche se è più probabile che in questo caso si tratti di piccoli mammiferi, che hanno maggiori possibilità di contatto con l’uomo. Per avere la conferma dei serpenti, i ricercatori cinesi dovrebbero aver svolto prove di laboratorio e sperimentali direttamente sugli animali per vedere come evolve la malattia, e non si sa se l’abbiano fatto. Bisogna continuare a studiare”.

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