Philips studia uscita dal mercato degli elettrodomestici

Alcuni prodotti Philips in vetrina.
Alcuni prodotti Philips in vetrina.

ROMA. – Philips “affina” ancora le strategie di rilancio del gruppo e prepara l’uscita dal mercato degli elettrodomestici per focalizzarsi sulla tecnologia sanitaria e apparecchi per la cura della persona. Ad annunciare la svolta è l’amministratore delegato Frans van Houten che conta di arrivare allo scorporo nell’arco di 12-18 mesi mettendo mano a un’operazione che – assicura – attirerà “grande interesse”.

Così, dopo aver abbandonato altri segmenti di beni di consumo come Tv, lettori Dvd e sistemi di illuminazione, Philips continua il processo di riorganizzazione per fronteggiare la serie di trimestri deludenti su cui hanno pesato in buona parte le tensioni commerciali tra Usa e Cina. Oggi, dai risultati del quarto trimestre è emerso che le vendite sono cresciute del 3,3%, al di sotto della stima media del 5,2% avanzata dal mercato, e l’utile netto è calato a 550 milioni di euro, rispetto ai 723 milioni del quarto trimestre del 2018.

Per l’intero 2019, l’utile netto è calato a 1,192 miliardi di euro rispetto ai 1,310 miliardi del 2018 e l’utile operativo è sceso a 1,644 miliardi di euro dai 1,719 miliardi del 2018. “Il business Domestic Appliances ha contribuito sensibilmente alla crescita di Philips, ma non si inserisce nell’ambito della strategia focalizzata sulle tecnologie per la salute” ha spiegato Van Houten.

“Guardando al 2020, continuiamo a vedere rischi geopolitici ed economici” si legge nella nota trimestrale della multinazionale che punta a “un incremento del 4-6% delle vendite”. Ma se ora le preoccupazioni per la guerra commerciale si sono attenuate, l’emergenza del coronavirus pone nuove sfide. Van Houten ha assicurato che si sta preparando a eventuali contraccolpi soprattutto sul versante del mercato cinese che rappresenta circa il 15% dei ricavi.

“Sono i primi giorni, ma dobbiamo preoccuparci tutti”, ha avvertito, aggiungendo che sta anche adottando misure precauzionali per le migliaia di dipendenti nella regione.

In uno scenario così incerto, l’uscita dal mercato degli elettrodomestici – che l’anno scorso ha generato ricavi per 2,3 miliardi di euro – appare come un passaggio obbligato: “aiuterà Philips a concentrarsi sulla tecnologia sanitaria poiché siamo in grado di potenziarla ulteriormente”, ha puntualizzato il numero uno di Philips facendo riferimento alle nuove partnership per l’innovazione dell’imaging diagnostico e lo sviluppo di soluzioni di monitoraggio del paziente (tra cui quelle con il Regional Medical Center della Carolina del Sud e l’azienda americana Inspira Health).

Una strategia che ha consentito alla multinazionale olandese di aggiudicarsi importanti contratti in Cina come l’accordo firmato con Xi’an International Medical Group per fornire soluzioni per le esigenze cliniche e di ricerca nei settori di cardiologia, oncologia, oncologia radioterapica e terapia intensiva.

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