Bolivia: Morales propone patto per elezioni pacifiche

Evo Morales

LA PAZ. -L’ex presidente boliviano e leader del Movimento al socialismo (Mas), Evo Morales, ha proposto alla classe politica, ai partiti ed ai candidati che si preparano al voto del 3 maggio prossimo, un “grade accordo nazionale” per garantire la pace, il rispetto, e “rimarginare le ferite”.

In un messaggio via Facebook, Morales invita “i capi dei partiti, i raggruppamenti civici, le coalizioni, i candidati e candidate a presidenti, i responsabili dei media, e il popolo in generale, a raggiungere insieme un ‘Grande accordo nazionale’ per garantire un ambiente di pace alle nostre elezioni”.

L’ex capo dello Stato osserva che in Bolivia “sono aumentati i casi di razzismo e di discriminazione” e avverte che “la violenza si alimenta della violenza” e che una volta instaurato, questo clima “è molto difficile da sradicare”.

In un “decálogo”, propone “lo sradicamento del discorso di odio nelle strade, nelle reti sociali, nei media”, e anche “lo sradicamento del razzismo e delle forme di discriminazione”.

Morales suggerisce di “dire no” alle ‘fake news’, alle bugie, alla guerra sporca nella campagna elettorale. Chiede quindi di disarticolare tutti i gruppi paramilitari che “attentano alla vita, all’integrità fisica e alla libertà delle persone”.

Si esigono garanzie per i partiti politici di poter fare la campagna elettorale sul territorio nazionale, senza attacchi alle loro sedi, facendo prevalere invece “il dibattito delle idee e la contrapposizione dei programmi di governo”.

Dopo aver chiesto garanzie per la “whipala” (la bandiera dei popoli andini) e per la “pollera” (la gonna delle donne indigene), Morales propone che “istituzioni come polizia e forze armate rispettino strettamente il loro ruolo costituzionale”.

Nel decalogo si propone infine che si rispetti il voto di tutti i boliviani, evitando attacchi alle istallazioni dei tribunali elettorali e che si garantisca “l’effettiva presenza della comunità internazionale quale testimone e garante di ciascuna tappa di tutto il processo elettorale”.

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