Referendum, potranno votare all’estero anche i residenti in Italia

MADRID – Mancano ormai poche settimane al 29 marzo, data in cui avrà luogo il referendum sul taglio dei parlamentari. Quello a cui sono chiamati anche gli italiani che risiedono all’estero, sarà il quarto referendum costituzionale confermativo della storia della Repubblica. In base a quanto prevede l’articolo 138 della Costituzione, per il risultato non conta il quorum dei votanti che invece determina la validità dei referendum abrogativi. Il voto all’estero, ancora una volta, si svolgerà per corrispondenza.

L’Ambasciata d’Italia, d’intesa con la Cancelleria Consolare, attraverso un comunicato, precisa che “le persone residenti in Italia che si trovano all’estero per un periodo – nel quale è compreso il 29 marzo – di almeno tre mesi per motivi di studio, lavoro o cure mediche possono chiedere di votare per corrispondenza. Per farlo devono presentare domanda di opzione per il voto all’estero direttamente al proprio Comune italiano di residenza;( il modulo è reperibile consultando la pagina Web: http://www.consmadrid.esteri.it).

Nel comunicato si spiega che “la richiesta può essere inviata anche per posta elettronica e deve essere presentata al Comune tassativamente entro il 26 febbraio 2020. Le domande presentate dopo tale data non potranno essere prese in considerazione ma l’interessato conserverà ovviamente il diritto di votare in Italia nel proprio seggio abituale. Le stesse norme si applicano anche ai familiari conviventi che si trovano all’estero, e la richiesta può essere revocata entro lo stesso termine del 26 febbraio 2020.”

Gli iscritti all’Aire

Si spiega, inoltre, che “le persone iscritte all’AIRE che si troveranno sempre all’estero, ma fuori della circoscrizione consolare del proprio consolato di iscrizione, possono – se il periodo di soggiorno è di almeno tre mesi per motivi di studio, lavoro o cure mediche e comprende il 29 marzo – chiedere di votare per corrispondenza nel luogo di temporanea dimora all’estero. Per farlo si devono rivolgere entro il 26 febbraio 2020 al proprio consolato di residenza abituale. Le stesse norme si applicano anche ai familiari conviventi, e la richiesta può essere revocata entro lo stesso termine del 26 febbraio 2020”.

I plichi, con il materiale elettorale, saranno inviati entro la metà marzo. Qualora gli elettori non dovessero riceverli, solo dopo il 15 marzo potranno chiederne un duplicato all’ufficio consolare di riferimento. Una volta in possesso del materiale elettorale, il plico con la scheda votata dovrà pervenire al consolato entro, e non oltre, le ore 16 di giovedì 26 marzo.

Per ulteriori informazioni o chiarimenti, l’ufficio consolare è a disposizione attraverso la mail: [email protected]

Redazione Madrid

 

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