Coronavirus,nessun pericolo di contagio per gli studenti italiani dell’Ie University

MADRID – Nessun pericolo per gli studenti italiani che frequentano i corsi nella Ie University, uno degli atenei più prestigiosi di Madrid e d’Europa. Lo ha assicurato Gonzalo Garland, vicepresidente di Relazioni Esterne dell’istituto.

– È nostra responsabilità proteggere la salute della nostra comunità – ha sottolineato Garland nel corso di un incontro con i giornalisti locali e stranieri -. Siamo un ateneo con studenti e professori di oltre 130 paesi. Abbiamo iniziato circa 20 anni fa con programmi di formazione on-line. Abbiamo attualizzato la piattaforma tecnologica in modo tale da permettere a tutti gli alunni che non possono recarsi al campus di seguire le lezioni e assistere agli esami. L’ateneo resta aperto e la sua vita continuerà con normalità.

Un messaggio che, assieme alle parole iniziali di Javier Ayuso, assessore di Comunicazione della Ie University, restituisce tranquillità alla comunità universitaria, dopo i casi di contagio riscontrati all’interno del campus. Garland ha assicurato che l’evoluzione medica degli alunni contagiati dal virus è soddisfacente e sottolineato che sono state prese tutte le precauzioni per evitare nuovi casi.

Nella Ie University, tra pre-grado e master, studiano  7mila studenti di circa 140 paesi. Sono 440 i giovani italiani e 46 i professori italiani, 32 di questi in veste di “associati”.

La IeUniversity è considerata uno delle università più importanti d’Europa, con i suoi campus di Segovia, nel convento di Santa Cruz La real nella suggestiva città medievale a pochi chilometri dalla capitale, e Madrid.  È in costruzione una nuova sede nel centro finanziario della capitale. Si tratta di una tra le torri più alte della città che trasformerà l’università nel maggiore “ateneo verticale” d’Europa. Fondata nel 1973, l’Ie University forma i giovani quadri imprenditoriali e professionisti di altissimo livello in amministrazione aziendale e non solo.

Redazione Madrid

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