Inverno più caldo di sempre in Europa, +3,4 gradi

Giovani siedono per terra all'entrata della Cop25 a Madrid.
Giovani siedono per terra all'entrata della Cop25 a Madrid. (ANSA/EPA)

ROMA. – Il vertice sul clima di Glasgow, il Cop 26, viene rinviato per l’emergenza coronavirus, proprio il mentre arriva la notizia che l’inverno appena trascorso è stato il più caldo di sempre in Europa. Con una media di 3,4 gradi in più rispetto al periodo di riferimento 1981-2010, infatti, la passata stagione supera il primato che spettava all’inverno 2015-2016.

“La lotta ai cambiamenti climatici non si ferma”, afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa confermando che anche gli eventi italiani, previsti in autunno sono rinviati a data da destinarsi essendo la situazione “in evoluzione”. “Vogliamo tenere alta l’ambizione – aggiunge – e far sì che ai tavoli negoziali partecipi il maggior numero di Paesi”.

Anche per il Wwf, pur restando al primo posto la salute e la vita, “l’azione per il clima è e rimane una priorità”. “Dobbiamo concentrarci – spiega Manuel Pulgar-Vidal, leader Clima ed Energia del Wwf Internazionale – sulla creazione di nuove opportunità di lavoro a basse emissioni di carbonio e sull’aumento della resilienza economica ed ecologica delle nostre società”.

A Pulgar-Vidal fa eco Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia, che pur parlando di rinvio della Cop “necessario”, sostiene che “bisogna usare al meglio l’ulteriore tempo a disposizione, imparando che occorre prevenire ed evitare le emergenze, oltre che essere attrezzati per affrontarle”.

“Il posticipo non rallenti i lavori per affrontare i cambiamenti climatici, afferma il presidente della Commissione Ambiente dell’Europarlamento Pascal Canfin.

“Dobbiamo finalizzare la legge dell’Ue sul clima – spiega – con un obiettivo di riduzione aggiornato del 55% al 2030 a tempo debito e continuare ad affrontare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità con i nostri partner internazionali”.

Che la lotta ai cambiamenti climatici sia una priorità sono i dati che arrivano, giorno dopo giorno, sulle temperatura record del Pianeta. Gli ultimi, come detto, riguardano l’Europa.

“Le temperature sono risultate sopra la media su quasi tutto il Vecchio Continente – spiega il meteorologo di 3bmeteo.com, Edoardo Ferrara – a tratti sotto media solamente su Isole Britanniche, Francia atlantica e Penisola Iberica. Questo a causa di un forte vortice polare sul Polo Nord, che ha alimentato frequenti tempeste atlantiche sul Nord Europa, esponendo inoltre il comparto europeo centro-meridionale a venti spesso molto miti. Questi venti hanno invaso con frequenza anche zone solitamente esposte ai venti artici o siberiani, come Russia e Scandinavia, dove di fatto si sono evidenziate le anomalie termiche più pesanti”.

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