Totti: “Samp mi voleva, ma Roma mia vita”

L'ex capitano della Roma, Francesco Totti, percorre il giro di trionfo nella giornata dell'Addio allo Stadio Olimpico nel 2019.
L'ex capitano della Roma, Francesco Totti, percorre il giro di trionfo nella giornata dell'Addio allo Stadio Olimpico nel 2019. (ANSA)

ROMA. – “Rispetto quello che ha fatto Daniele. Ognuno fa le sue scelte di vita. Io delle opportunità a fine carriera le ho avute: all’estero, America, Emirati Arabi e anche in Italia”.

Francesco Totti torna a parlare del finale di carriera vissuto da lui e De Rossi alla Roma. L’ex numero 10 ha chiuso in giallorosso mentre il centrocampista ha scelto di volare in Argentina per vestire, anche se solo per pochi mesi, la maglia del Boca Juniors.

Totti, in collegamento su Sky Sport24, ha poi rivelato chi più di tutti ha cercato di convincerlo a continuare lontano dalla Capitale. “La Sampdoria mi voleva a tutti i costi, Ferrero ha un debole per me, è romano e romanista come me e avrebbe fatto di tutti per portarmi là”,  rivela l’ex capitano e dirigente romanista.

“ Ma ero dubbioso. – prosegue-  Sinceramente io volevo continuare perché sentivo di poter dare qualcosa. Alla fine però un anno o due non mi cambiava niente e siccome la mia scelta di vita è stata indossare un’unica maglia, giocare un anno o due da un’altra parte avrebbe cambiato tutto. Avrei dovuto cancellare tutto e sprecare 24 anni. La Roma è stata la mia vita, il mio percorso più bello. E anche se sono fuori da Trigoria il mio cuore sta là dentro”.

“Sono passati tre anni” dalla partita in cui Totti ha smesso, “ma è come se non fossero passati veramente. Spesso riguardo quella giornata che per me è indimenticabile, ricordo ogni secondo. Speravo non arrivasse mai, ma c’è un inizio e una fine per tutti”.

“Alcune persone non le avrei nemmeno salutate durante la passerella – confessa Totti – ma per quello che c’era intorno era giusto essere una persona seria e coerente: mettere da parte tutto. É stata una giornata bella e brutta allo stesso tempo. Brutto perché smettevo di giocare, bello perché non pensavo che la gente potesse arrivare a piangere come se non vedesse più una persona alla quale era legata”.

Ultimo passaggio sull’exploit della Lazio in campionato prima dello stop imposto dall’emergenza coronavirus. “Da tifoso romanista spero si fermi il prima possibile, ma sono quelle annate in cui ti dice tutto bene… Spero ci possa essere un blackout il prima possibile” – l’auspicio dell’ex campione giallorosso.

“Inzaghi? Con Simone ho un bellissimo rapporto anche se allena i biancocelesti, e devo dire che in questo momento è uno dei tecnici più forti in Serie A, sta facendo grandissime cose”.

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