Conte convoca opposizioni. Centrodestra: “Lo incontreremo la prossima settimana”

Giorgia Meloni e Matteo Salvini, durante la manifestazione di protesta a Piazza del Popolo, Roma
Giorgia Meloni e Matteo Salvini, durante la manifestazione di protesta a Piazza del Popolo, Roma. ANSA/ ANGELO CARCONI

ROMA. – L’incontro tra il premier Giuseppe Conte e i leader del centrodestra ci sarà. Non domani come annunciato, slitta alla settimana prossima. Finisce così, con una nota congiunta dell’opposizione, una giornata segnata da distinguo, dai contatti lungo l’asse Roma-Madrid, punzecchiature e citazioni cinematografiche.

Così finalmente partirà quel dialogo bipartisan sulla Fase 3, evocato da settimane dal governo ma sempre abortito, dai giorni di Villa Pamphilj sino a oggi.

In mattinata, mentre il premier vola da Lisbona a Madrid, la leader di Fratelli d’Italia annuncia di aver ricevuto l’invito per giovedì pomeriggio. “Come annunciato, andrò a Palazzo Chigi, a rappresentare in una sede ufficiale Fratelli d’Italia e le sue idee, se questa sarà la scelta condivisa dalla coalizione di centrodestra”, scrive Giorgia Meloni su Facebook.

Ma subito arriva la doccia fredda di Matteo Salvini. “Io non vado da nessuno sino a quando questo chiacchierone di Conte non assicura la Cassa integrazione a chi non ha ancora ricevuto un euro. Domani ho appuntamenti più importanti con lavoratori e operai”, afferma, prima di partecipare a un incontro sulla cultura con la responsabile leghista del dipartimento, Lucia Borgonzoni.

In serata Conte gli replica, indirettamente da Madrid: “Sulla Cig non dormirò la notte finché non sarà pagato l’ultimo lavoratore”. Ma sempre sull’incontro, i cronisti chiedono a Salvini se avesse comunque ricevuto la convocazione a Palazzo Chigi.”Non ho ricevuto alcun invito, niente di niente”, risponde.

Parole che fanno inalberare lo staff dell’esecutivo. L’invito per il confronto di domani con le opposizioni sul piano di rilancio – precisano fonti del governo da Madrid – è partito anche per Fi e Lega, non solo per FdI. Dalla segreteria della presidenza del Consiglio – aggiungono – c’è stata anche una telefonata alla segreteria della Lega.

A ora di pranzo arriva anche l’ironia amara di Giuseppe Conte. Durante la conferenza stampa congiunta con il premier spagnolo Pedro Sanchez, frena il suo disappunto, citando una celebre battuta di Nanni Moretti: “C’è un po’ di difficoltà a concordare con l’opposizione un luogo e un tempo in cui confrontarsi. Mi ricorda un po’ il Nanni Moretti di Ecce Bombo. “Mi si nota di più se lo facciamo a Villa Pamhilj o più istituzionalmente a Palazzo Chigi?”. “Mi si nota più se si fa in un modo o in quell’altro? Io ci sono, spero ci sia il confronto”, taglia corto.

Palla quindi che torna nel campo del centrodestra. L’azzurra Maristella Gelmini assicura che ci sarà una posizione comune. Per ore si cerca la mediazione tra i falchi “sovranisti” e le colombe più dialoganti di Forza Italia. All fine, una nota congiunta, risolve l’impasse, annunciando lo slittamento del vertice alla settimana prossima.

“L’ipotesi di organizzare il confronto già domani – osserva la nota – non è percorribile per il poco preavviso, per impegni già assunti precedentemente e per la scarsa chiarezza con cui Palazzo Chigi ha deciso di informare i leader, ovvero in tempi diversi. I prossimi giorni saranno utili al premier anche per inviare il documento di sintesi dopo gli Stati Generali, documento che sarà la base per il confronto con l’opposizione”.

(di Marcello Campo/ANSA)

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