Comites-Madrid invita ad aderire alla “Rete di Talenti per il Sud”

“Rete di Talenti per il Sud”, una iniziativa aperta ai giovani nati o italo-discendenti con antenati nel Meridione

MADRID – La creazione di una “Rete di Talenti per il Sud”. È questa un’iniziativa proposta dal ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano. L’obiettivo, valorizzare il bagaglio di esperienze professionali e conoscenze acquisite da connazionali di origine meridionali residenti all’estero. Il Comites di Madrid, nel suo portale, rinnova l’invito ai giovani professionisti provenienti dal Sud ad aderire all’iniziativa. Quindi, a partecipare alla costruzione di una vasta piattaforma digitale orientata a favorire i contatti tra i “talenti” all’estero e amministrazioni, enti locali, atenei, aziende impegnati nella promozione di processi innovativi per il Mezzogiorno.

– Ci fu chiesto di diffondere questa notizia a suo tempo – spiega il presidente del Comites di Madrid, Pietro Mariani -. Ma coincise con la diffusione della covid-19. E cioè quando tutta l’attenzione era rivolta sulla crescita dei contagi e sulla propagazione della pandemia. Quindi, passò inosservata. Con la “Rete di Talenti per il Sud” – sintetizza – si vuole creare una base-dati di eccellenze italiane all’estero. Eccellenze provenienti dal Sud della penisola che potrebbero essere coinvolte in progetti interessanti. Sono connazionali che hanno know-how, conoscenze e destrezze particolari. Noi abbiamo lanciato un nuovo appello

–  Qual è stata l’adesione?

– La prima volta – ammette – non abbiamo ricevuto risposte. Ma è comprensibile, si era in periodo di lockdown. Ora, però, lasciata l’emergenza alle spalle, abbiamo cominciato a riscontrare interesse e adesioni.

Una rete di “giovani eccellenze”

L’iniziativa del ministro Provenzano, in linea di massima, è aperta ai giovani nati o italo-discendenti con antenati nel Meridione che rivestano ruoli significativi nell’amministrazione dello Stato o in aziende e società finanziarie. In particolare, nella direzione di università e istituti di ricerca. Insomma, giovani eccellenze disponibili a mettere a disposizione la propria esperienza professionale.

“Negli ultimi quindici anni – si legge nella nota pubblicata dal portale del Comites di Madrid -, il Mezzogiorno ha perso più di 600 mila giovani, più di 240 mila laureati, che si sommano alla comunità straordinaria degli italiani nel mondo. Si tratta di un enorme patrimonio di crescita disperso, che tuttavia non deve considerarsi definitivamente perduto alla causa dello sviluppo dell’area. Molti meridionali emigrati, infatti, che hanno acquisito un bagaglio di conoscenze ed esperienze nei diversi contesti nazionali, europei e internazionali ma spesso mantenendo una fitta rete di relazioni con i luoghi di origine, aspettano solo di avere un’occasione per metterlo a disposizione del Sud, senza che ciò significhi necessariamente tornare in Italia”.

E spiega che spesso la “fuga dei cervelli”, giovani apprezzati all’estero più che in Patria, impoverisce le regioni di origine. E, al contrario di quanto accadde negli anni immediati del dopo-guerra, non contribuiscono con le rimesse allo sviluppo delle proprie terre.

Il Comites di Madrid sottolinea che la “Rete di Talenti per il Sud”, “con le “nuove tecnologie digitali “consentirebbe ‘ritorni’ altrettanto preziosi: le ‘rimesse di conoscenza’, il know-how”.

Coloro che fossero interessati devono scrivere a [email protected] entro il 28 luglio 2020 indicando: Nome e Cognome, ente di appartenenza, ruolo, indirizzo elettronico di contatto, sito web o Linkedin.

Redazione Madrid

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