Facebook: cancellati siti di fake news su America latina

Le icone di Facebook e WhatsApp sullo schermo uno smartphone.
Le icone di Facebook e WhatsApp sullo schermo uno smartphone.. EPA/ANDREW GOMBERT

LA PAZ. – Il gigante informatico Facebook ha annunciato di avere smantellato una rete di disinformazione gestita dalla compagnia di pubbliche relazioni statunitense CLS che aveva come obiettivo di diffondere “fake news” riguardanti i governi di Venezuela e Messico, e anche di sostenere l’attività della presidente ad interim della Bolivia, Jeanine Anez.  Lo scrive oggi in prima pagina il quotidiano La Razon di La Paz.

Il giornale precisa che la notizia, pubblicata ieri da The Washington Post, ha permesso a Facebook di “disarticolare la rete prima che avesse l’opportunità di raggiungere un vasto pubblico di utenti”. Si è trattato di “55 account e 42 pagine di Facebook, e 36 account della filiale di network fotografico, Istagram”.

L’operazione, si precisa, è una derivazione di indagini che la Fbi americana stava realizzando su sospette operazioni originate in Russia per influire sull’opinione pubblica degli Stati Uniti.

Grazie ad esse è stata anche intercettata la rete di disinformazione costruita da CLS Strategies, che ha sede a pochi isolati dalla Casa Bianca, “con milioni di dollari in investimenti miranti ad influenzare utenit in America latina”.

Essenzialmente gli account e le pagine bloccate, ha assicurato Facebook, “puntavano ad appoggiare l’opposizione in Venezuela, il governo ad interim (di destra) in Bolivia e a criticare Morena, il partito politico che sostiene in Messico il governo del presidente Andrés Manuel López Obrador”.

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