Nuova vittoria per Vecchi, Francia nega estradizione

Vincenzo Vecchi (c) in mezzo a due agenti della polizia francesi.
Vincenzo Vecchi (c) in mezzo a due agenti della polizia francesi. Immagine d'archivio.

PARIGI. – Nuova vittoria per Vincenzo Vecchi, considerato dalla giustizia italiana l’ultimo dei 10 black bloc latitante dopo il G8 di Genova del 2001: la giustizia francese ha rifiutato per la seconda volta di consegnarlo all’Italia perché la pena che dovrebbe scontare nelle carceri italiane riguarda un reato – “devastazione e saccheggio” – che non ha equivalenti in Francia.

La Corte d’appello di Angers, nell’ovest del paese, dove Vecchi, 47 anni, si è rifugiato dal 2012 dopo la condanna per i disordini di Genova, ha giudicato di non poter eseguire il mandato d’arresto europeo emesso dall’Italia poiché il reato per il quale l’imputato dovrebbe scontare ancora 10 anni di carcere non è contemplato dal diritto francese.

Proprio sulla natura del reato che ha causato la condanna di Vecchi in Italia si è concentrata la strategia della difesa del militante espatriato, appoggiata dal Comitato di sostegno a Vecchi: “è una grande vittoria a livello del diritto e del buon senso, poiché il reato di devastazione e di saccheggio è di ispirazione fascista”, ha commentato l’ex magistrata Pascale Jaouen, ora sostenitrice di Vecchi.

I giudici hanno ritenuto che il reato in questione consente di considerare colpevole un imputato “per la sua semplice presenza sui luoghi del reato, soltanto se esistono elementi tali da caratterizzare la sua adesione alle azioni di un gruppo”. I magistrati hanno quindi rifiutato la consegna di Vecchi all’Italia e anche l’esecuzione della pena in Francia.

La legale, Catherine Glon, ha parlato di “una lezione per

l’Italia”, grazie al “lavoro eccezionale e approfondito” della Corte. Che, si è appreso, in una nuova udienza stabilirà se Vecchi deve scontare un altro residuo di pena di un anno, 2 mesi e 23 giorni di carcere in Francia o in Italia. Si tratta, in questo caso, di condanne per furto aggravato, trasporto e uso di molotov.

Nel quadro di un supplemento di indagine, la giustizia francese ha chiesto al procuratore generale di Angers di domandare alla giustizia italiana se accetta che Vecchi possa scontare questo residuo di pena in Francia, precisando che il periodo di carcere sarebbe in questo caso sostituibile con sanzioni alternative.

Vecchi fu arrestato a Rochefort-en-Terre l’8 agosto 2019, dove vive da anni facendo l’imbianchino, su mandato d’arresto europeo. Dopo 3 mesi di detenzione fu liberato il 15 novembre dalla Corte d’appello di Rennes che giudicò irregolare la “procedura di esecuzione” del mandato d’arresto europeo. La Cassazione, successivamente, rinviò il caso davanti alla Corte d’appello di Angers.

Nel 2009, Vincenzo Vecchi era stato condannato a 12 anni e mezzo di carcere dalla Corte d’appello di Genova “per complicità” in furto aggravato, incendio, distruzioni e saccheggi, danni e uso di armi vietate” in occasione del G8 del 2001 a Genova.

(di Tullio Giannotti/ANSA)

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