CARACAS – Il mondo dello sport e del Guinness dei Primati piange la scomparsa dell’imprenditore italo-venezuelano Hely Garagozzo. Il barquisimetano di 66 anni é scomparso durante il fine settimana a causa di un ictus.
Quest’imprenditore é passato alla storia per essere il tifoso che ha visto più gare di un mondiale. Un sogno che era iniziato nel mondiale di Spagna 1982, quando aveva assistito alla sua prima kermesse iridata e che nel 2018 ha raggiunto quota 10. Prima del mondiale in Russia lo avevamo contattato via telefonica e ci aveva raccontato come il calcio gli aveva permesso di girare il mondo.
“E’ un’impresa difficile ma allo stesso tempo bella. Nel mio palmarés personale dei Guinness dei primati sono alla pari di Messi e Shakira! Però io punto più in alto”, aveva detto.
Con il viaggio in Russia era diventato il latinoamericanco con più Record Guinness. Garagozzo poteva vantare di aver assistito alle uniche due finali dei mondiali che si sono decise ai calcio di rigore: Brasile-Italia di USA ’94 e Francia-Italia di Germania 2006. O quella di aver visto finali di mondiali in secoli diversi: Francia 1998 e Corea-Giappone 2002.
L’imprenditore italo-venezuelano durante il suo girovagare per il mondo aveva visitato città come Tokio, Parigi, Roma, Madrid, Johannesburg, Rio de Janeiro e Mosca. Ha assistito a otto finali del campionato del mondo, quest’impresa gli é valso un altro riconoscimento dai Guinness dei primati. Durante i viaggi ha racimolato anche una serie di cimeli, uno dei suoi sogni era quello di costruire un museo del calcio mondiale.
Il sogno dell’imprenditore italo-venezuelano era che questo museo “made in Venezuela” fosse allestito nelle viscere dello stadio Metropolitano di Barquisimeto, anche perché era stato uno degli ingegneri che lo aveva costruito. “La mia collezione si é costruita in giro per il mondo, ma é nata nello stato Lara”.
Forse l’unico rimpianto dell’amico Garagozzo é stato quello di non aver visto la Vinotinto in un mondiale di calcio. Ma sicuramente, il giorno che questo accadrà sarà lì pronto ad esultare dalla tribuna dei cieli.
(di Fioravante De Simone)
