Uso improprio di fondi, interrogata Ivanka Trump

Ivanka Trump con il marito Jared Kushner.
Ivanka Trump con il marito Jared Kushner. EPA/SHAWN THEW

WASHINGTON. – Ivanka Trump di nuovo nel mirino dei giudici. E’ stata infatti interrogata dai legali della procura generale di Washington che indaga sulle spese effettuate per la cerimonia di insediamento di Donald Trump nel gennaio del 2017.

L’accusa rivolta agli organizzatori e alla famiglia Trump è di aver usato in maniera impropria i fondi dell’Inauguration Day, con oltre un milione di dollari del denaro raccolto sperperato in pagamenti in eccesso. Un fiume di soldi versati nelle casse del Trump International Hotel, la storica sede dell’ufficio postale della capitale statunitense trasformata dal tycoon in albergo di lusso.

La notizia della deposizione di Ivanka, avvenuta martedì, è arrivata dopo le indiscrezioni secondo cui Donald Trump, prima di lasciare la Casa Bianca, vorrebbe fosse concessa una grazia preventiva ai suoi tre figli maggiori, quelli che tirano le fila degli affari di famiglia e che il presidente uscente vuole proteggere da eventuali procedimenti giudiziari. Le indagini della procura generale di Washington, in particolare, vanno avanti da tempo.

E oltre ad Ivanka, che ricopre tuttora il ruolo di consigliere del presidente, è stato ascoltato il mese scorso anche l’ex responsabile del comitato di insediamento, Thomas Barrack, amico di lunga data di Trump. I procuratori avrebbero quindi disposto anche l’acquisizione di documenti dagli uffici della first lady Melania.

Il procuratore generale Karl Racine – si legge nelle carte – spiega come il comitato organizzativo dell’Inauguration Day svolge un’attività no profit, così ogni uso privato dei fondi raccolti grazie alle donazioni é illegale. Il denaro devoluto al comitato ammontò ad un totale a 17 milioni di dollari, ma oltre un milione – é l’accusa – fu impiegato per arricchimento personale, con un’azione concordata con il management del Trump Hotel e con i membri della famiglia Trump.

Ora la prima conseguenza potrebbe essere il rimborso di quel denaro, anche se Ivanka, ha affermato il suo avvocato, ha negato ogni addebito. Intanto Trump, sempre più isolato, medita il siluramento del ministro della giustizia William Barr, dopo che questi ha escluso brogli elettorali tali da mettere in discussione il risultato del voto e la vittoria di Joe Biden.

Furioso – riportano i media – sarebbe stato il confronto tra il presidente e il ministro nello Studio Ovale. Ma alcuni dei consiglieri di Trump lo avrebbero per ora frenato dal prendere una decisione drastica che, a poche settimane dall’addio alla Casa Bianca, sarebbe difficile da gestire. Innanzitutto per trovare una persona disposta a rimpiazzare per pochi giorni Barr. Anche se una suggestione nelle ultime ore si fa avanti: Rudy Giuliani.

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