La massa dei materiali prodotti dall’uomo sorpassa la biomassa vivente

La massa dei materiali prodotti dall'uomo sorpassa la biomassa vivente.
La massa dei materiali prodotti dall'uomo sorpassa la biomassa vivente.

ROMA. – Nel 2020 sorpasso storico, la massa di edifici, strade, plastica e macchinari, ossia di tutti i materiali prodotti dall’uomo, ha superato la biomassa vivente, costituita da uomo stesso, vegetali e animali. Questo perché nell’ultimo secolo la massa di oggetti e opere costruiti dall’uomo è aumentata a ritmo record, raddoppiando ogni 20 anni.

La scoperta si deve alla ricerca pubblicata sulla rivista Nature, dal gruppo dell’Istituto israeliano Weizmann per le Scienze, coordinato da Ron Milo. Questo dato, secondo Beniamino Gioli, dell’Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), esprime il grande impatto che l’uomo sta esercitando sul pianeta con le sue attività: “produrre manufatti e aumentare la quantità di massa degli oggetti costruiti dall’uomo ha infatti una impronta climatica importante tramite le emissioni dirette e indirette di gas serra”.

Dalla prima rivoluzione agricola a oggi, osservano i ricercatori, l’uomo per esempio ha dimezzato la quantità di biomassa vegetale, perché è cambiato l’uso del suolo, che è stato disboscato per far posto all’agricoltura, ad altre attività umane e alle infrastrutture. Ulteriori attività umane, inclusa l’allevamento del bestiame, caccia e pesca eccessiva hanno ridotto il numero di animali.

Infatti anche il Living Planet Index, ossia l’indice sullo stato della biodiversità, del Wwf, evidenzia che il mondo ha perso più di due terzi della sua popolazione di animali selvatici in meno di 50 anni, principalmente a causa dell’attività umana. I ricercatori stimano i cambiamenti nella biomassa globale e nella massa prodotta dall’uomo dal 1900 ad oggi, dimostrando che all’inizio del ventesimo secolo, la massa degli oggetti prodotti dall’uomo era ancora minima rispetto alla biomassa vivente ed era pari a circa il 3% di essa, mentre oggi la massa di questi materiali supera la biomassa che pesa circa 1.100 miliardi di tonnellate.

Gli edifici e le strade costituiscono la maggior parte della massa artificiale, seguiti da plastica e macchinari. In merito anche il Wwf nel suo rapporto ‘Natura urbana 2020’ mostra che la cementificazione avanza al punto tale che in Italia vi è il rischio che entro il 2050, le aree urbanizzate, divorino un’area pari a due volte e mezzo Roma.

La ricerca mostra, inoltre, che i cambiamenti nella produzione di questi materiali corrispondono a tendenze costruttive specifiche, come il passaggio dall’uso di mattoni al cemento nell’edilizia a partire dalla metà degli anni ’50 e l’uso dell’asfalto per strade negli anni ’60.

Tuttavia i ricercatori precisano che la tempistica esatta del sorpasso è sensibile alle definizioni, quindi potrebbe esserci una variabilità nelle stime. Nei loro calcoli, i ricercatori usano solo la frazione secca, escludendo l’acqua, ma se nelle stime si utilizzano altri criteri, l’epoca del sorpasso della massa dei materiali prodotti dall’uomo sulla biomassa vivente può cambiare.

(di Monica Nardone/ANSA)

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