Vecchi e Porta (PD): “Processo Condor, soddisfazione per condanna di tre militari di Pinochet”

ROMA – Condannati tre militari cileni, all’epoca stretti collaboratori di Pinochet, per l’omicidio e la sparizione di Juan Montiglio e Omar Venturelli. Sebbene un atto tardivo, risulta “storicamente importantissimo nella lunga battaglia contro gli abusi di potere, le torture e gli assassini commessi negli anni bui di paesi a noi storicamente vicini come l’Argentina, il Brasile, la Bolivia, il Cile, il Paraguay e il Perù”. Lo sostengono l’on. Fabio Porta, ex deputato del Partito Democratico, e Luciano Vecchi, responsabile del dipartimento del Partito Democratico per gli Italiani nel Mondo.

In un comunicato, i due esponenti del Pd segnalano che “il Processo Condor, che per la prima volta ha giudicato i crimini commessi dalle dittature sudamericane negli anni ’60, ’70 e ’80, sta compiendo uno straordinario atto di giustizia internazionale su crimini incancellabili e imprescrivibili e tutto ciò grazie alla giustizia italiana e alle tante organizzazioni della società civile, politica e sindacale che vi hanno preso parte fin dall’inizio”.

La condanna di tre militari cileni, all’epoca stretti collaboratori di Pinochet, per l’omicidio e la sparizione di Juan Montiglio e Omar Venturelli è un atto tardivo ma storicamente importantissimo nella lunga battaglia contro gli abusi di potere, le torture e gli assassini commessi negli anni bui di paesi a noi storicamente vicini come l’Argentina, il Brasile, la Bolivia, il Cile, il Paraguay e il Perù.

Porta e Vecchi, infine, esprimono “insieme alla soddisfazione per la sentenza, la vicinanza e la solidarietà del Partito Democratico a tutti i familiari delle vittime, e in particolare alla figlia di Omar Venturelli, Maria Paz, che da anni vive a Bologna in Italia”.

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