La Serie A non ci sta: ingiusto limitare i tifosi

Il logo della Lega Serie A nella sala stampa dell'associazione.
Il logo della Lega Serie A nella sala stampa dell'associazione. ANSA / MATTEO BAZZI

MILANO. – La Serie A non ci sta: il tetto al 50% della capienza degli stadi e il distanziamento previsto per il ritorno dei tifosi sugli spalti nella prossima stagione, nonostante l’obbligo di green pass, è una limitazione ingiusta.

È quanto emerso nel corso dell’odierna assemblea di Lega, una linea dura e condivisa tra le società dopo le decisioni dei giorni scorsi del Governo.

Non basta, infatti, il via libera al 50% per i tifosi. L’obbligo di un metro di distanza tra gli appassionati sugli spalti, di fatto, porterà la capienza degli impianti decisamente al di sotto della percentuale stabilita: tra i club di Serie A, solo la Juventus all’Allianz Stadium potrebbe permettersi di avere lo stadio pieno al 50% rispettando il distanziamento. Per le altre, invece, il tetto si sposterà verso il basso, tra il 25/30%, percentuale ritenuta irrisoria.

“Questa situazione provocherebbe un danno considerevole alle casse dei club”, ha detto ieri l’ad dell’Inter Giuseppe Marotta all’ANSA.

“Pur apprezzando la decisione sulla riapertura, cerchiamo di lavorare tutti insieme per rendere gli stadi più sicuri e vivibili, senza perdere di vista gli introiti: l’Inter, ad esempio nelle ultime due stagioni, ha dovuto registrare un mancato introito pari a circa 120 milioni”, ha aggiunto il dirigente nerazzurro.

Anche perché, è la posizione dei club, non è chiaro il motivo per cui serva il tetto alla capienza o il distanzamento in impianti all’aperto e in cui i tifosi potranno entrare solo se in possesso di greenp ass.

Una decisione che lascia così decisamente insoddisfatte le società, che si aspettavano un’apertura ben diversa da parte del Governo, tanto che non sono da escludere gesti importanti verso l’inizio del prossimo campionato, fissato per il 21 agosto.

Non solo stadi, tuttavia, tra i temi trattati nel corso dell’assemblea di oggi. Sul tavolo c’erano infatti anche le offerte per i Pacchetti Scommesse Sportive e Dati, oltre che i diritti tv per il Campionato Primavera: proposte al rialzo, con il pacchetto betting che ha visto salire le cifre arrivate in Lega di circa 3/4 milioni.

Ora saranno aperte le trattative private con chi ha manifestato interesse, per portare le eventuali nuove proposte al voto di assegnazione in una prossima assemblea, prevista per l’inizio della prossima settimana:  l’obiettivo è che nel corso delle trattative private le cifre possano, così, aumentare ulteriormente

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