Covid Brasile: entro il 2022 spray nasale contro il virus

Una infermiera prepara il vaccino anti Covid-19 in un parco a Rio de Janeiro.
Una infermiera prepara il vaccino anti Covid-19 in un parco a Rio de Janeiro. EPA/ANDRE COELHO

SAN PAOLO. – Un vaccino sotto forma di spray nasale contro il Covid-19 è in fase di sviluppo presso l’Università di San Paolo (Usp), in collaborazione con l’Università federale di San Paolo (Unifesp) e la Fondazione Oswaldo Cruz (Fiocruz).

Il farmaco promette di essere di basso costo, proteggere dalle varianti e bloccare il coronavirus già dal naso. L’aspettativa è che sarà disponibile entro la fine del 2022.

“Si sta già iniziando a indurre una risposta nell’epitelio nasale e ad indurre la produzione di un anticorpo molto importante nella mucosa, che sono le IgA secretorie”, ha spiegato il coordinatore dello studio e docente della Usp, Jorge Elias Kalil Filho.

L’agente immunizzante si differenzia anche in termini di antigene.

“Invece di utilizzare lo Spike del virus di Wuhan, utilizzeremo solo l’RBD delle quattro varianti”, ha aggiunto Kalil Filho.

Un’altra novità è la creazione di un tipo di nanoparticella che aderisce alla mucosa del naso.

“La mucosa ha molte ciglia che non lasciano aderire nulla, ma abbiamo sviluppato un modo per inserire una formulazione specifica in cui induciamo un’importante risposta mucosale”, ha sottolineato il medico.

Il Brasile ha superato la soglia dei 21 milioni di contagiati dal coronavirus, mentre il Piano nazionale di vaccinazioni ha somministrato le due dosi a più di 70 milioni di persone.

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 8.280 nuovi casi, facendo salire a 21.005.064 l’accumulato dal 26 febbraio dello scorso anno, quando venne identificato il primo caso ufficiale.

La media mobile dei contagiati nell’ultima settimana è stata di 15.336, una cifra inferiore del 34% rispetto a quella calcolata 14 giorni fa.

Il numero totale di decessi per Covid-19 ha intanto raggiunto  quota 587.138 di cui 256 nelle ultime 24 ore, con una media mobile di 467, la media più bassa dal maggio dello scorso anno.

Parallelamente, il Piano nazionale di vaccinazione del ministero della Salute ha già somministrato le due dosi a 70,14 milioni di persone, pari al 34,8% dell’intera popolazione, mentre 138,64 milioni di brasiliani, il 64,99% della popolazione, hanno ricevuto almeno una dose.

Il ministro della Salute, Marcelo Queiroga, ha intanto raccomandato ai governi statali di dare priorità alla terza dose per gli anziani, invece che alla vaccinazione degli adolescenti.

Dal canto suo, il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha confermato di non essersi ancora vaccinato contro il Covid-19 e informato che probabilmente è stato contagiato una seconda volta “senza saperlo”.

Il capo dello Stato, risultato positivo al tampone per il coronavirus nel luglio 2020 e in seguito guarito dalla malattia, ha usato il risultato del test IGG, che misura il livello di anticorpi nel sangue, per giustificare la sua immunità.

“Non ho fatto il vaccino. Ho 991 di anticorpi. Penso di aver avuto il Covid di nuovo e non lo sapevo”, ha detto Bolsonaro parlando ieri a un gruppo di sostenitori all’esterno del Palacio da Alvorada, sua residenza ufficiale a Brasilia.

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