Ine: inflazione al 4 per cento, complice la bolletta della luce

MADRID – Un risultato previsto, condizionato soprattutto dall’incremento della tariffa elettrica che, giorno dopo giorno, ha registrato prezzi record. E così, il tasso d’inflazione su base annua di settembre in Spagna ha raggiunto il 4 per cento. È un livello che non si registrava dal 2008.

L’istituto spagnolo di statistiche (Ine) ha giustificato l’incremento del costo della vita spiegando che ad esso hanno contribuito la la bolletta della luce, i costi dei pacchetti turistici e il prezzo dei carburanti. Quelli dell’Ine, comunque, sono solo dati provvisori. Bisognerà attendere la seconda quindicina di ottobre per conoscere i definitivi..

Gli esperti ritengono che una ripresa prolungata dell’inflazione potrebbe costituire un pericolo per la crescita economica. Temono che l’inflazione potrebbe limitare il potere d’acquisto delle famiglie, ridurre il consumo, rallentare la produzione e provocare un rialzo dei salari innescando un circolo vizioso difficile da rompere.

Ai timori espressi da alcuni esperti in materia, ha risposto la presidente della Banca Centrale Europea.

– Una volta che saranno passati gli effetti indotti dalla pandemia – ha affermato Christine Lagarde -, ci attendiamo una riduzione progressiva dell’inflazione. Guardando oltre la pandemia – ha aggiunto -, ci aspettiamo che l’inflazione si avvicini lentamente all’obiettivo del 2%.

Lagarde ha poi precisato, aprendo il Forum delle banche centrali, che “neanche le aspettative puntano verso rischi di un superamento prolungato del 2%”.

L’opinione di Lagarde è condivisa dal presidente della Fed, Jerome Powell. Questi, infatti, in un’audizione nel Congresso, ha spiegato che le pressioni sui prezzi riflettono uno squilibrio fra domanda e offerta. Si è detto fiducioso sul fatto che l’inflazione calerà nel tempo.

Redazione Madrid

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