Da assicurazioni spinta green. Draghi: “Siete alleati”

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

ROMA.  – Il settore assicurativo può avere un ruolo primario negli investimenti sostenibili, nella lotta ai cambiamenti climatici e per ridefinire un nuovo sistema di welfare.

É questo ciò che emerge dall’Insurance Summit 2021 organizzato dall’Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, che ha visto gli interventi dl mondo assicurativo ma anche di molti ministri. Guidati dal premier Mario Draghi che ha sottolineato come “il contributo offerto dal mondo assicurativo alla sostenibilità” rispecchi “una delle priorità della presidenza italiana del G20: la risposta globale al cambiamento climatico”.

“Il lavoro e l’impegno di tutti – ha il presidente del Consiglio – è fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e gli obiettivi intermedi che ci siamo prefissati. Le imprese assicurative sono un alleato essenziale in questo percorso”.

Dello stesso avviso la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, che aprendo la due giorni di lavori ha evidenziato come il settore abbia “la consapevolezza di svolgere un ruolo di primo piano per la crescita economica e per una transizione sostenibile, nella sua accezione più ampia, non solo ambientale, ma anche sociale e finanziaria”.

Temi, questi, di grande rilevanza per un Paese come l’Italia in cui si registrano dei gap. In particolare sul fronte dei disastri naturali dove, ha ricordato il presidente dell’Ivass e direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, “l’Italia è esposta più di molti altri Paesi” e “tuttavia il grado di copertura assicurativa è relativamente basso. Un ruolo più importante per il settore assicurativo, in un quadro rafforzato di cooperazione tra settore pubblico e privato, può essere utile”, ha spiegato Signorini.

Di “complementarità tra pubblico e privato” ha parlato anche la presidente dell’Ania Farina, quale precondizione per definire “un nuovo sistema di welfare”, altro tema che, dopo la crisi pandemica, impone una riflessione. “Un sistema – ha spiegato la presidente – che garantisca, in modo integrato, la copertura dei bisogni di protezione della popolazione contro un’ampia gamma di rischi”.

Per il ministro dell’Economia, Daniele Franco, il settore assicurativo può “contribuire a una crescita dell’economia che rispetti l’ambiente in due modi: nella gestione del rischio e nella sua capacita quale investitore”.

Netto il giudizio dell’amministratore delegato di Generali, Philippe Donnet, secondo cui la ripresa non ci sarà “se non sarà sostenibile”. Di fronte a una situazione d’emergenza, ha detto Donnet, è necessario intervenire con il “contributo del settore assicurativo per cercare di mitigare i rischi del cambiamento climatico”.

In chiusura dei lavori, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha sottolineato l’occasione rappresentata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Una grande opportunità – ha detto – per investire, per cambiare i nostri sistemi di infrastrutture, di trasporto”.

(di Marco Assab/ANSA).

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