Coronavirus: mascherine e numero chiuso, le città affrontano la folla delle feste

Con la mascherina a passeggio in via Condotti a Roma.
Con la mascherina a passeggio in via Condotti a Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Mascherine all’aperto, transennamenti e piazze a numero chiuso. Le città italiane si preparano a un altro Natale in epoca Covid. e varano misure per contenere la folla dei giorni di festa che potrebbe innescare contagi e focolai. Sotto la lente in particolare i centri storici e le principali vie dello shopping, prese d’assalto a dicembre per gli acquisti natalizi. Massima attenzione anche ai tradizionali mercatini, ai luoghi simbolo e alle attrazioni abitualmente visitate dai turisti.

Per la Capitale le misure sono ancora allo studio. Se ne discuterà nelle prossime riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Tra le ipotesi sul tavolo potrebbero esserci transennamenti nelle principali vie dello shopping del centro storico e accessi contingentati nelle piazze più frequentate, come già avvenuto l’anno scorso.

Il prefetto di Milano invece ha inviato una lettera al sindaco Giuseppe Sala e a tutti i primi cittadini dell’hinterland per invitarli a prevedere, con eventuali ordinanze, l’uso della mascherina anche in luoghi all’aperto dove ci sono particolari affollamenti, come i mercatini di Natale. La lettera è stata inviata al termine del comitato per l’ordine pubblico con l’obiettivo di far restare la Lombardia in zona bianca, nonostante l’aumento dei contagi.

In altre città i primi provvedimenti sono stati già decisi. Ad Aosta il sindaco Gianni Nuti ha annunciato un’ordinanza per rendere l’obbligatoria la mascherina anche all’aperto per tutti i fine settimana fino alla fine delle vacanze natalizie. “Vogliamo dare un segno di mobilitazione e cercare di contenere i contagi, soprattutto pensando a momenti come lo scorso sabato quando la città ricordava i giorni della Fiera di Sant’Orso” ha detto durante il Consiglio comunale.

Mentre a Gorizia è stato stabilito lo stop del luna park per il rischio contagi. “Mi dispiace perché c’è tanta voglia di riprenderci un po’ di normalità e di far divertire i bambini ma i rischi sono troppi e credo sarebbe da irresponsabili non tenerne conto: il Luna Park cittadino quest’anno non sarà operativo” in occasione della ricorrenza di Sant’Andrea, che segna l’avvio delle celebrazioni natalizie nella prima domenica di dicembre: lo ha annunciato il sindaco Rodolfo Ziberna, sottolineando che sono “già troppi bambini contagiati o in quarantena e la loro salute viene prima di tutto”.

A Bolzano, invece, per accedere al tradizionale mercatino di Natale che aprirà domani sarà necessario un ‘braccialetto Green pass’. Come nei campeggi e nelle discoteche andrà indossato al polso e cambia colore ogni giorno. Verrà consegnato solo ai possessori del certificato verde.

E anche a Firenze si pensa alle misure in vista del Natale. Il sindaco Dario Nardella proprio ieri ha annunciato che sta valutando l’ipotesi di introdurre l’obbligo di mascherine all’aperto a partire dal primo o dal secondo weekend di dicembre.

Del resto le stesse regioni avevano chiesto un provvedimneto sulle mascherine per timori di contagi durante un periodo dove gli assembramenti sono frequenti come quello delle festività natalizie. E le nuove norme varate col Super Green Pass reiterano l’obbligo d mascherina all’aperto in zona gialla, arancione o rossa. In caso di zona bianca la mascherina è comunque obbligatorio portarla con sè e indossarla in caso di folla.

(di Chiara Acampora/ANSA)

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