Berrettini cede al mito Nadal: “Orgoglioso, crescerò”

Matteo Berrettini in una foto d'archivio.
Matteo Berrettini in una foto d'archivio.

ROMA.  – Un’altra finale da sogno, dopo Wimbledon 2021, sembrava possibile per Matteo Berrettini ma all’Open d’Australia dopo un percorso quasi perfetto l’azzurro si è dovuto inchinare ad un vecchio leone come Rafa Nadal, che solo un mese fa sembrava fuori dai giochi.

Lo spagnolo non gli ha dato scampo, prendendo subito due set di vantaggio, risultati poi incolmabili, e si è imposto per 3-1, guadagnandosi la finale, dove affronterà il russo Daniil Medvedev. Il n.1 del tennis italiano è uscito un po’ deluso dalla sua prestazione, ma anche pieno di orgoglio e deciso a salire ancora di livello per essere all’altezza dei top 5 al mondo.

Il primo pensiero che ha espresso è stato onesto e lucido: “Ho perso perché Rafa è stato più forte di me. Il prossimo obiettivo sarà fare ancora meglio”. Nessuna scusa, nessun rimpianto per quel che poteva essere, pur nel rammarico di non essere riuscito a dare tutto quello che aveva mostrato nei match precedenti.

Nadal, ha detto, “ha dovuto giocare il suo miglior tennis per battermi ed è quello che fanno normalmente i grandi campioni. Oggi è stato più forte. Ora è tempo che io giochi il più possibile partite come questa per imparare e la prossima volta voglio essere pronto per affrontarle”. “Alla fine, Rafa si è congratulato per il percorso che ho fatto – ha aggiunto – È bello poter scambiare qualche battuta con i grandi giocatori, perché da loro c’è sempre da imparare”.

“Io ho fatto un bel viaggio, anche se non è finito come avrei voluto. Mi aspettavo di più da me stesso, ma è stato un match difficile, in particolare sotto il profilo fisico”, ha proseguito, ricordando di aver sofferto di mal di stomaco alla vigilia e di un paio di storte alla caviglia, una prima e una durante il torneo.

Il match è cominciato in salita per Berrettini, con Nadal molto aggressivo e capace di strappargli subito il primo break, conquistando un facile approdo al 6-3 nel primo set. Break immediato per lo spagnolo anche nel game d’avvio della seconda partita, con Berrettini costretto a inseguire la palla da una parte all’altra del campo, sempre in difesa, sempre sul rovescio. Il 6-2 finale è stato la giusta fotografia di quello che sembrava l’annuncio dell’epilogo, ma Berrettini ha trovato energie insperate, provando a ribaltare la situazione con un convincente 6-3 a suo favore. “Mi sono detto ‘reagisci da campione’, e di questo sono orgoglioso: ho giocato bene nel terzo e nel quarto set e credo che in quel momento il match sia anche diventato piacevole da vedere – ha commentato il romano -. Ma contro uno come Rafa non puoi concedere due set”.

Il quarto è stato equilibrato fino a metà, quando l’esperto Nadal ha sfruttato l’occasione per breakkare ed è andato  a servire per il match avanti 5-3, non lasciandosi sfuggire l’occasione.  “Ho perso solo da Djokovic e da Nadal ultimamente negli Slam, e questo mi fa pensare che sia il giunto il momento in cui bisogna batterli” ha detto ancora Berrettini che – insieme con Jannik Sinner, uscito ai quarti con Tsitsipas – avrà tempo di rifarsi.

Intanto, da lunedì salirà per la prima volta in carriera al sesto posto del ranking Atp. Basterebbe questo per tornare da Melbourne con un enorme sorriso.

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