I 150 anni di Pirelli: tecnologia, cultura e passione

Il logo della Pirelli con 150 anni nell'evento con alcuni invitati alla celebrazione a Milano. (ANSA)

MILANO. – Una festa di compleanno che diventa una lezione su come non invecchiare e su come innovare: Pirelli compie 150 anni e li celebra con uno spettacolo evento a Milano, che le ha dato i natali e di cui lei in cambio è diventata uno dei simboli.

Gli attori del Piccolo danno voce (e corpo) a tre secoli di storia di industria, cultura, costume, tecnologia e passione, iniziata il 28 gennaio 1872, i ricordi di Alberto Pirelli mostrano il destino parallelo di una fabbrica e di una famiglia, le testimonianze di Paolo Mieli e Ferruccio De Bortoli ricostruiscono insieme a quella portata dal ceo Marco Tronchetti Provera nei momenti più significativi i successi ma anche i momenti di crisi, gli ‘inciampi’ quando, investendo in Telecom, si è avvicinata troppo alla politica e le sfide future.

Pirelli oggi è una multinazionale, al punto da essere considerata inglese nel Regno Unito, brasiliana in Brasile, americana negli Stati Uniti. Con Renzo Piano (in collegamento da Roma dove partecipa come senatore all’elezione del presidente) e Anna Maria Testa è stato ricordato il rapporto con la bellezza e la cultura, che non è solo l’iconico Calendario ma anche le mostre dell’HangarBicocca, i bilanci integrati con i contributi di artisti e scrittori e il nuovo concept delle fabbriche.

“La bellezza non è cosmesi ma forza, fatta anche della forza di stare insieme e fare cose importanti” ricorda l’architetto Piano che ha firmato lo stabilimento di Settimo Torinese.

Con Stefano Domenicali, che oggi guida la Formula 1, è stato ricordato che sport per Pirelli non è solo motori, ma anche calcio, ciclismo, sport invernali e vela, con Luna Rossa. Non ultimo il volto che mostra Pirelli è quello dell’innovazione che oggi ha il fiore all’occhiello nella Ricerca & Sviluppo, che ha oltre 50 collaborazioni con le principali università nel mondo, come testimonia Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano.

Pirelli fa il punto: “Oggi è una ‘bella signora’ che sta ringiovanendo. Il segreto sono le sue persone, i Pirelliani” dice Tronchetti. E poi riparte da quello che doveva essere uno slogan ed è diventato un manifesto filosofico: “Power is nothing without control”,  che ritrova la sua attualità – e viene rilanciato da un nuovo spot in questi giorni –  e invita a riflettere sul potere (e le responsabilità) che oggi dà la tecnologia.

“Puoi progettare il tuo futuro sono se conosci il tuo passato e se sei orgoglioso di quello che hai fatto” è la chiosa di questa festa di compleanno che durerà un anno e attraverserà i 12 paesi in cui Pirelli ha una presenza industriale. Tra i principali progetti è attesa in primavera la pubblicazione, a cura della Fondazione Pirelli, del libro “Una storia al futuro. Pirelli, 150 anni di industria, innovazione, cultura”.

Edito da Marsilio in italiano e inglese, il libro raccoglie i contributi di rappresentanti delle istituzioni, fra cui la Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, dei rettori dei Politecnici di Milano e Torino, Ferruccio Resta e Guido Saracco, di grandi autori italiani e internazionali, come Ian McEwan, e di protagonisti del mondo dell’arte e della cultura, come Renzo Piano e Salvatore Accardo.

(di Sara Bonifazio/ANSA).

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