Italiano scomparso da un mese in Brasile, trovato il corpo

EPA/SEBASTIAO MOREIRA

MILANO. – E’ un giallo la morte di Marco Bonanomi, 34 anni, residente a Montevecchia (Lecco) trovato privo di vita in un’area boschiva a poca distanza dalla spiaggia brasiliana di Pontal do Sul, nella zona balneare di Paranà. Il 34enne (avrebbe compiuto 35 anni a fine mese), fino a due anni fa dipendente Enel, aveva lasciato l’Italia tre giorni prima di Natale per raggiungere la fidanzata in Brasile. Durante la permanenza è sparito – per cause al vaglio della Polizia brasiliana – ed ora è stato ritrovato privo di vita e riconosciuto grazie a un tatuaggio. La conferma è poi arrivata dal test del Dna.

Il sogno di Marco Bonanomi era di costruirsi una famiglia in Brasile e sovente faceva lunghi viaggi. I genitori la madre Giovanna, il padre Giovanni e la sorella Silvia, che vivono a Merate, sono stati informati dai carabinieri e dal Consolato generale del Brasile della morte di Marco e attendono notizie sulle indagini. Il Consolato generale del Brasile ha riferito di un corpo “in avanzato stato di decomposizione” e il Ministero degli Esteri ha già chiesto un’informativa sulla vicenda.

A Montevecchia, il paese della Brianza lecchese, dove vivono i parenti, era conosciuto e il sindaco Ivan Pendeggia ha espresso la vicinanza alla famiglia da parte dell’intera comunità. I suoi viaggi in Brasile, come ricordano alcuni amici, erano molto frequenti e quindi passava inosservata la sua assenza nel paese brianzolo. Anche gli ex dipendenti Enel lo ricordano come “persona solare, sempre disponibile nei turni e in quanto gli veniva chiesto”.

Molti gli interrogativi sulla sua morte. La polizia brasiliana sta cercando di far luce sulle cause della morte: perché è stato trovato solo dopo quattro settimane dalla scomparsa e, soprattutto, perché nessuno ne aveva dato notizia per avviare le ricerche sono alcune delle domanda a cui rispondere. La notizia della sua morte è arrivata a fine settimana.

“Siamo stati contattati sabato dal consolato brasiliano – ha raccontato il sindaco di Merate Massimo Panzeri – che ci avvisava del ritrovamento del cadavere. Abbiamo avviato le verifiche e accertato che la famiglia vive a Merate ma lui era residente a Montevecchia e abbiamo avvisato loro”.

I giornali locali brasiliani hanno riportato la notizia del ritrovamento avvenuto venerdì scorso di un cadavere senza documenti ma con un tatuaggio sulla schiena a sinistra nascosto in una macchia di vegetazione accanto alla zona di Grajaù, nell’area del Pontal do Paranà. Cadavere in evidente stato di decomposizione, senza documenti ma con un tatuaggio sulla schiena. Ed è grazie al tatuaggio che la fidanzata lo avrebbe riconosciuto.

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