Il 9 e 10 aprile in Spagna l’elezione del Cgie

La sede del Ministero degli affari esteri alla Farnesina, Roma. (ANSA)

MADRID – Una manciata di giorni, per concludere un ciclo e iniziarne un altro. Dopo le elezioni del Comites, infatti, si procederà prossimamente, al rinnovo dei membri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.  Sabato 9 aprile, e qualora ce ne fosse bisogno anche domenica 10 aprile, si svolgeranno i lavori dell’Assemblea Paese. Questa, appunto, è stata convocata dall’Ambasciatore d’Italia in Spagna, Riccardo Guariglia, per procedere all’elezione di coloro che ci rappresenteranno presso il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Sarà, è stato più volte spiegato ma vale la pena ripeterlo, una elezione di secondo grado che si svolgerà a porte chiuse. In altre parole, potranno parteciparvi solo quelle persone che, secondo quanto indicato dalla legge, ne hanno diritto.

Per il momento, oltre a Pietro Mariani, già presidente del Comites, non vi sono altri candidati al Cgie. Voci di corridoio segnalano con insistenza il nome di Giuseppe Bucceri, presidente di Apice-Spagna e di Giuseppe Stabile, consigliere del Cgie uscente. Non è comunque da escludere che ve ne possano essere altri di ultim’ora. Infatti, è previsto che i grandi elettori, solo i grandi elettori, potranno candidarsi anche il giorno del conclave, fino a un minuto prima dell’inizio delle operazioni di voto.

L’ex presidente del Comites e candidato al Cgie, Pietro Mariani

– ll CGIE che verrà – ha dichiarato il candidato Pietro Mariani , raggiunto telefonicamente dalla “Voce” – ha una grande opportunità. La riduzione del numero dei parlamentari eletti all’estero gli darà una nuova funzione propositiva e di raccordo con il Parlamento. Le sue prerogative, quindi, si vedranno rafforzate. I 43 rappresentanti dei paesi, eletti dai Comites e dalle associazioni, potranno essere realmente una antenna importante per il governo e il MAECI nel corso dei prossimi 5 anni.  Da parte mia, se eletto, porterò i miei 18 anni di esperienza di base acquisita nei Comites a fianco dei connazionali e mi impegnerò sui temi a me più cari. Proporrò il potenziamento digitale dei servizi consolari, anche con la centralizzazione a Roma di alcuni di essi. Ad esempio, l’attenzione personalizzata per anziani, pensionati e la nuova emigrazione. Proporrò anche la semplificazione di alcune pratiche e il coinvolgimento dei presidenti dei Comites, in qualità di consulenti locali, in commissioni specifiche in seno a quelle del CGIE. In parte, questo processo è già stato avviato dal CGIE attuale ma dovrà essere strutturato, potenziato e approfondito.

Non bisogna confondere il Cgie con il Comites. Sono organismi di rappresentanza che, pur avendo canali di comunicazione necessariamente assai fluidi l’un con l’altro, hanno funzioni e responsabilità assai diverse.  Il Comites funge da cassa di risonanza, da ponte tra la comunità e le autorità diplomatiche, Consolato e Ambasciata. Il Cgie, invece, è l’istituto che funge da collante e anello di collegamento tra l’Italia politica, culturale, economica e sociale e l’Italia nel mondo. Quindi, dopo l’elezione dei Comites, avvenuta qualche settima fa, il ciclo conclude con l’elezione del nuovo Cgie.

Possono candidarsi a Consigliere del CGIE tutti i cittadini italiani residenti da almeno tre anni in Spagna, che non siano già componenti di diritto dell’Assemblea Paese (membri Comites, eletti e cooptati, e designati delle Associazioni italiane all’estero registrate nell’albo consolare). Sono candidabili anche i cittadini non in possesso della cittadinanza italiana. In questo caso, devono essere figli o discendenti di italiani residenti nel Paese da almeno tre anni. Maggiori informazioni sono pubblicate nel portale della nostra Ambasciata in Spagna:  https://ambmadrid.esteri.it

Redazione Madrid

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