Sánchez mette in ghiaccio i viaggi in Moldavia e Polonia, in attesa del voto cruciale sul decreto-Ucraina

MADRID — Viaggi in Moldavia e Polonia in stand-by, almeno per il momento. È la decisione presa dal premier spagnolo Pedro Sánchez per quanto riguarda l’agenda dei prossimi due giorni. Una notizia, resa nota da diversi media iberici, che arriva a poche ore da una votazione cruciale in Parlamento per convalidare misure contro l’impatto della guerra ucraina, prevista per domani.

Il governo si avvicina a questo appuntamento senza avere ancora garantita la maggioranza: alcuni soci parlamentari abituali, in particolare gli indipendentisti catalani di Esquerra Republicana, stanno infatti minacciando di votare “no” dopo aver chiesto a Madrid di assumere “responsabilità” per il ‘Catalan Gate’, un caso di presunto spionaggio a secessionisti.

Sánchez — che, secondo i piani originali si sarebbe dovuto recare in Moldavia domani e in Polonia venerdì — potrebbe aver bisogno di un’alternativa per strappare il “sì” del Congresso dei deputati al decreto, che contiene sostanziosi aiuti a diversi settori: una possibilità è quella proposta dalla principale formazione dell’opposizione, il Partito Popolare, che si è detto disposto a votare a favore delle misure del governo se nel pacchetto venissero incluse anche alcune proposte proprie, come una riduzione dell’Irpef e di altre imposte.

Redazione Madrid

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