Gas, Algeri minaccia la Spagna: stop ai contratti se forniture finiscono in Marocco

Area di trasmissione del gas dell'Operator GAZ-SYSTEM S.A. in Polonia

MADRID — Suona come una minaccia l’ultimo messaggio giunto a Madrid da Algeri sul gas. Un avvertimento che arriva dopo che il governo spagnolo ha accettato di supportare nella ricezione di forniture il Marocco, in difficoltà per il fatto che i flussi in arrivo dal vicino nordafricano sono stati interrotti in virtù di dissapori reciproci.

“Il ministero dell’Energia e delle Miniere desidera precisare che qualsiasi instradamento di quantitativi di gas naturale algerino consegnati alla Spagna, la cui destinazione sia diversa da quella prevista nei contratti, sarà considerato come una violazione degli impegni contrattuali”, recita una nota diramata ieri dall’Algeria. Come conseguenza, aggiunge la nota, gli accordi in essere tra l’azienda energetica di Stato Sonatrach e “i suoi clienti spagnoli”, potrebbero essere “rescissi”.

E così, la delicata partita energetica in cui la Spagna — come del resto tutta Europa — è immersa in particolare da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina, subisce un’altra scossa motivata dalle tensioni politiche con uno dei suoi partner nordafricani strategici. Non è infatti la prima volta, nelle ultime settimane, che Algeri dà mostra di malumori nei confronti di Madrid: segnali arrivati dopo che il governo del premier Pedro Sánchez ha cambiato la propria posizione di neutralità storica sul conflitto del Sahara occidentale, un territorio la cui sovranità è contesa tra il Marocco e indipendentisti sostenuti dall’Algeria: la scelta del premier è stata quella di appoggiare Rabat, un modo per agevolare un riavvicinamento con il vicino nordafricano più prossimo, dopo mesi di crisi diplomatica.

Alla decisione di Madrid sono seguiti il richiamo di Algeri del proprio ambasciatore in Spagna, la possibilità paventata da Sonatrach di alzare il prezzo del gas venduto al partner iberico e le parole del presidente Abdelmadjid Tebboune, che sebbene abbia affermato che “l’Algeria non rinuncerà mai ai suoi impegni a fornire gas alla Spagna”, ha anche sostenuto che la posizione assunta da Madrid sul Sahara occidentale “è eticamente e storicamente inaccettabile”. Pochi giorni prima, lo stesso Tebboune aveva ricevuto il premier italiano Mario Draghi, che ha poi annunciato un accordo sull’energia con Algeri.

In risposta all’ultimo messaggio algerino, il governo spagnolo ha tentato di gettare acqua sul fuoco.

“L’impegno assunto con l’Algeria è che neanche una singola molecola del gas che raggiunge il Marocco possa essere attribuita a gas proveniente dall’Algeria”, ha detto stamattina la vicepremier e ministra della Transizione Ecologica spagnola, Teresa Ribera, nel corso di un evento organizzato dalla radio Cadena Ser. Intanto, Madrid lavora per dare effetti pratici all’ok ottenuto da Bruxelles, insieme al Portogallo, per fissare un tetto al prezzo medio del gas di 50 euro al megawattora.

Redazione Madrid

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