Lavoro: superata la barriera dei 20 milioni di occupati, boom di contratti fissi

Yolanda Díaz

MADRID — Sono ora oltre 20 milioni le persone con un impiego in Spagna: un dato da record nella serie statistica che dà mostra, afferma il governo, di come il mercato del lavoro stia “funzionando molto bene” e che sta “resistendo in modo straordinario” alle incertezze provocate da pandemia e guerra in Ucraina. E i numeri di aprile, pubblicati stamattina dai ministeri della Previdenza Sociale e del Lavoro, mostrano un altro aspetto che fa esultare l’esecutivo, ovvero il boom di nuovi posti a tempo indeterminato avviati, con quasi 700.000 contratti fissi firmati (il 48% del totale). Un risultato raccolto a quattro mesi dall’introduzione di una riforma del lavoro che predilige questo tipo di impieghi.

Il numero attuale di iscritti alla Previdenza Sociale come attivi sul lavoro, aumentato ad aprile di 33.244 persone, è uno degli elementi che, secondo quanto spiegato dal ministro della Previdenza Sociale José Luis Escrivá, riflettono che l’andamento del mercato del lavoro è “buono” nonostante tutto. “Nel primo quadrimestre dell’anno sono stati creati 150.000 posti di lavoro, che è una cifra straordinaria”, ha detto a TVE. “Abbiamo 500.000 persone attive in più rispetto a quelle che contavamo prima della pandemia, a febbraio 2020”, ha aggiunto.

In parallelo, le persone registrate in uffici pubblici per l’impiego come disoccupate e in cerca di un lavoro sono ora 86.260 in meno rispetto a marzo, secondo il Ministero del Lavoro. In totale, ora ci sono 3.022.503 di persone in questa situazione, una cifra relativa al mese di aprile mai così bassa dal 2008. Il calo della disoccupazione, aggiunge il ministero, è particolarmente accentuato tra le donne (-43.043 persone) e tra i giovani, con 10.952 under 25 senza impiego in meno.

I numeri odierni sono stati accolti con entusiasmo anche dalla vicepremier e ministra del Lavoro Yolanda Díaz, che li ha definiti “spettacolari”. In particolare, ha sottolineato intervenendo in un evento organizzato dall’agenzia di stampa Europa Press, il boom dei contratti fissi mette in mostra che la riforma del lavoro messa in atto dal governo in accordo con sindacati e imprenditori “funziona”.

I dati di oggi arrivano a pochi giorni da quelli pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica sulla crescita economica nel primo trimestre 2022:, il Pil è salito dello 0,3% nel primo trimestre del 2022, un dato distante dal 2,2% registrato nei tre mesi precedenti. Dati che contrastano con quelli sulla tenuta del mercato del lavoro, che, per il momento, rimane solida.

Redazione Madrid

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