ROMA. – Casapound non manifesterà a Roma sabato prossimo. Dalla Questura arriva lo stop ufficiale con un’ordinanza che punta innanzitutto a scongiurare “ripercussioni all’ordine pubblico”. Tra i primi a segnalarne la pericolosità, sul fronte politico, erano stati gli esponenti del Pd, definendo “inammissibile” il corteo degli estremisti di destra. Ma gli autoproclamati “fascisti del terzo millennio” non arretrano e ritengono “gravissimo” il divieto. “Non possiamo certo fare passi indietro – annunciano su twitter – . Spostiamo quindi l’appuntamento di sabato sotto la nostra sede di via Napoleone III”.
Sono diverse le motivazioni che hanno portato a fermare l’iniziativa annunciata qualche giorno fa, quando uno dei leader, Luca Marsella, aveva chiesto di manifestare contro il governo Draghi in un sit-in all’Esquilino, in piazza Santa Maria Maggiore, nello stesso quartiere dove è già prevista (in piazza dell’Esquilino) una manifestazione dell’Anpi contro le vittime del terrorismo neofascista e per lo scioglimento delle organizzazioni stesse”: sabato prossimo, 28 maggio, cade infatti la ricorrenza della strage di matrice neofascista di Brescia.
In quest’ultima manifestazione “potrebbero confluire numerose altre persone appartenenti a realtà della sinistra radicale, fra le quali centri sociali”, spiega la Questura. Da qui le inevitabili considerazioni su “due manifestazioni cosi fortemente contrapposte”: secondo l’ordinanza, “gruppi di diverse fazioni” potrebbero decidere di “mettere in atto estemporanee contro-iniziative causando ripercussioni all’ordine pubblico” e quindi il rischio di “forti tensioni e scontri”.
Non è l’unico elemento che ha portato alla decisione dello stop, verso il quale si era orientato fin dall’inizio il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico di venerdì scorso. Gli indizi sul rischio di un innalzamento del livello di tensione arrivano anche dalle minacce fatte in passato sui social dai militanti a un giornalista di Repubblica e “l’incitamento a formare nell’occasione un corteo”, diversamente dalle indicazioni fornite inizialmente alla Questura.
Quest’ultima, nel documento, ha anche ricordato i “gravi incidenti” dello scorso gennaio durante lo sgombero del Circolo futurista – espressione territoriale di Casapound – nel quartiere est di Casal Bertone, con un poliziotto rimasto ferito. Ma per il movimento di estrema destra – che ha sottolineato “le pressioni politiche del Pd” sulla decisione del divieto – si sta creando “un pericoloso precedente, che calpesta ogni diritto e libertà di espressione.
CasaPound non è un movimento fuori legge, esiste da 18 anni nella Capitale ed ha sedi e migliaia di iscritti in tutta Italia, si occupa di politica, cultura e solidarietà e lo fa da sempre alla luce del sole”, spiega annunciando lo spostamento dell’iniziativa (quest’ultima al momento comunque non autorizzata) sotto la sede romana di via Napoleone III alle 15 sabato prossimo.