Gazprom taglia 40% gas alla Germania, volano i prezzi

Operai manovrano tubature del gas di Gazprom

BERLINO.  – Il colosso russo del gas Gazprom annuncia la riduzione del 40% delle forniture che arrivano alla Germania attraverso Nord Stream 1: solo 100 milioni di metri cubi di gas al giorno, contro i 167 milioni finora recapitati dal gasdotto russo.

Una decisione legata, ufficialmente, alla mancanza di una turbina della Siemens, bloccata dalle sanzioni, che ha spaventato l’Europa con i prezzi volati alle stelle, in rialzo in chiusura delle contrattazioni del 16%, dopo aver sfondato in giornata i 100 euro al megawattora.

La decisione di stringere i rubinetti è stata motivata con un problema tecnico al gasdotto, che è quello principale utilizzato per i rifornimenti dalla Russia, al quale manca un pezzo – ha fatto sapere Gazprom – per i ritardi nelle consegne della riparazione effettuata da Siemens, che ha confermato la circostanza.

A stretto giro il governo tedesco ha fatto sapere di aver avviato delle verifiche: “Osserviamo la situazione e verifichiamo lo stato delle cose – ha reagito una portavoce del ministero dell’Economia e del Clima, guidato da Robert Habeck -. Al momento la sicurezza degli approvvigionamenti continua ad essere garantita”.

Il ritardo nella consegna del pezzo revisionato è stato poi confermato da Siemens Energy, grupo tedesco che ha effettuato la riparazione a Montreal e che adesso chiarisce di non poter riconsegnare la turbina “a causa delle sanzioni disposte dal Canada” contro Mosca per la guerra in Ucraina. “I due governi ne sono informati e si lavora a una soluzione sostenibile”, ha aggiunto un portavoce citato dalla Dpa.

La notizia del taglio di una quota significativa del gas destinato i tedeschi ha avuto un immediato impatto sui mercati: il gas europeo è schizzato subito dopo la notizia e ha concluso la giornata in forte rialzo, a 97 euro (+16,3%) per megawattora, dopo aver superato nel corso della giornata ad Amsterdam addirittura i 100 euro.

Secondo quanto scrive Handelsblatt, la riduzione è già scattata con una consegna di 112 milioni di metri cubi attraverso il gasdotto, cioè il 30% in meno del previsto. E Gazprom ha fatto sapere che, senza il pezzo mancante, potrà consegnare solo 100 milioni di metri cubi, cioè il 40% in meno dei 167 milioni a regime. Il fabbisogno medio quotidiano in Germania è di circa 230 milioni, anche se d’estate è inferiore.

“Se questa situazione dovesse durare solo qualche giorno non sarebbe un problema per il mercato europeo del gas”, ha commentato l’esperto Andreas Schroeder al giornale vicino alle imprese.

La Germania, e in particolare il dicastero di Habeck, sta lavorando intensamente per ridurre al minimo la dipendenza del Paese dal gas russo, già scesa dal 55% al 35%, secondo i dati riferiti dal vicecancelliere nelle scorse settimane.

Berlino da sempre si è detta contraria all’ipotesi di un immediato embargo del gas russo, perché questo comporterebbe conseguenze di difficilissima gestione sia nell’industria che nella vita privata dei tedeschi, secondo quanto affermato più volte dal governo Scholz.

(di Rosanna Pugliese/ANSA).

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